22 Maggio 2024 - 18:32:08
di Redazione
“‘Il collegio dei Revisori dei Conti, composto dai revisori Dott.ssa Grazia Zeppa (Presidente) e dai componenti Dott. Valerio D’Amicodatri Dott. Emanuele Verini , con verbale n.22 del 22/05/2024: Esprime parere non favorevole alla deliberazione di Giunta regionale n. 282-C del 17/05/2024 recante ‘Disegno di legge regionale per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023’. Con queste parole il Collegio dei Revisori boccia definitivamente, nero su bianco, un’operazione di finzione contabile messa in atto dalla Giunta nel disperato tentativo di coprire le disperate perdite del sistema sanitario regionale. In un Paese normale l’Assessore alla Sanità ed al Bilancio si dimetterebbero all’istante”.
Lo afferma il presidente regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro
“I nodi vengono al pettine ed il parere è molto pesante nelle motivazioni – spiega D’Alessandro – Intanto la Delibera di copertura è avvenuta in assenza di allegati e prospetti contabili che consentano la congrua verifica delle partite poste a copertura. Cioè hanno approvato una delibera, che avrà effetti finanziari nei prossimi anni, senza carte”.
“Inoltre la copertura che non c’è – riprende D’Alessandro – si base su un “presunto” utilizzo di una quota dell’avanzo di amministrazione, di oltre 13 milioni, appunto presunta, perché dovrebbe derivare dal Rendiconto 2023, che gli stessi revisori ricordano sia stato approvato in violazione dei principi contabili. “
“Quindi prima hanno prodotto perdite ingenti all’interno del sistema sanitario regionale – attacca D’Alessandro – dopodiché hanno dato corso ad una copertura che non è nè certa, nè disponibile. Insomma una finzione contabile con effetti negli anni successivi “
“Se dovessero andare avanti – conclude D’Alessandro –nonostante questo parere chi lo farà si assumerà direttamente una precisa responsabilità contabile, anche i consiglieri che dovessero approvare le leggi di bilancio, o le variazioni al bilancio, “infettate” della finzione delle coperture che dispiega effetti anche negli anni successivi”