22 Maggio 2024 - 11:47:34
di Martina Colabianchi
Un investimento di 400mila euro per finanziare il “Cammino dei Vestini“, iniziativa promossa dal Comune di Navelli ma che comprende in tutto undici comuni dell’Abruzzo interno ricchi di bellezze naturalistiche, architettoniche e paesaggistiche.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina all’interno della sala Silone di palazzo dell’Emiciclo.
Responsabile ed attuatore del percorso è l’USRC, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere sisma 2009.
Il tracciato che si snoda per 85 km, individuato in sinergia tra i comuni interessati, collega alcuni dei luoghi legati alla storia del popolo Vestino, che popolava l’altipiano già in età pre-romana, con particolare interesse verso i centri fortificati dell’Altopiano di Navelli. Il cammino attraversa alcuni dei luoghi storici più significativi tra i quali Castel Camponeschi, il Castello di San Pio delle Camere, il Castello di Bominaco, l’Area Archeologica di Peltuinum, la Necropoli di Fossa e le rovine di Santa Maria di Forfona.
Il cammino è diviso in otto tappe, intercettando i comuni di Fossa, Sant’Eusanio Forconese, Villa Sant’Angelo, San Demetrio ne’ Vestini, Poggio Picenze, Barisciano, San Pio delle Camere, Acciano, Caporciano e Prata D’Ansidonia.
“Questo è un progetto nato dall’idea di undici sindaci e che comprende, quindi, undici comuni che si sono messi insieme per valorizzare un territorio fra i più belli delle aree interne toccando questi comuni pieni di bellezze naturalistiche, ambientali, architettoniche, storiche, culturali, enogastronomiche – dichiara il sindaco di Navelli Paolo Federico -. Basti pensare a Bominaco, a Peltuinum, a Fossa, a Navelli con il suo borgo. 85 km di passeggiata, oggi iniziano ufficialmente i lavori partendo da Fossa e siamo sicuri di fare bingo con questo progetto perché abbiamo bellezze da valorizzare e da mettere in vetrina per attirare tanti turisti“.
Hanno collaborato all’iniziativa anche il Parco Regionale Velino Sirente, il Dipartimento di Ingegneria Civile, edile-architettura e ambientale dell’Università dell’Aquila, il CAI L’Aquila e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo.
“La Soprintendenza ha una competenza su un territorio che è vincolato quasi per l’80% sia a livello monumentale che paesaggistico – spiega Cristina Collettini, dirigente della Soprintendenza -. Il nostro compito fondamentale è quello di dare degli input di uniformità e qualità agli interventi progettuali, fare in modo che rispecchino i principi fondamentali del restauro del patrimonio. Per questo, un intervento di questo tipo che è totalmente in linea con le idee del Ministero su un turismo lento, che assapora, che gode, che dura più giorni all’interno dei nostri paesaggi urbani e che è sicuramente in linea con i principi e le strategie della nostra Soprintendenza. Noi affianchiamo l’Ufficio Speciale della Ricostruzione in questo percorso, che è intrapreso di sviluppare dei cammini, riproporre un turismo lento sul nostro territorio aquilano“.
I principali lavori previsti sono la sistemazione del fondi dei sentieri esistenti e al riapertura e ripristino di quelli impraticabili, il taglio della vegetazione arbustiva, la posa in opera di segnaletica direzionale orizzontale e verticale e di elementi distintivi e riconoscitivi del Cammino, come bacheche e aree di sosta poste in posizioni strategiche.