29 Maggio 2024 - 10:23:04
di Marco Giancarli
Con l’avvicinarsi della stagione estiva il sapersi muovere in montagna in alta quota rappresenta sempre il punto di svolta per evitare incidenti, spesso dovuti all’ inesperienza o alla sottovalutazione del rischio.
Ne abbiamo parlato con Paolo Passalacqua, comandante della stazione dell’Aquila per il Soccorso alpino della Guardia di finanza che spiega come fare per non farsi cogliere impreparati.
“La condizione attuale è particolarmente delicata perché, complici le belle giornate, molte persone si avventurano in alta quota non considerando, però, che lì la situazione non è ancora prettamente estiva – spiega – Anche se l’inverno è stato avaro a livello di precipitazioni ci troviamo in una situazione di transizione. Nel fondovalle ormai siamo a inizio estate, però in quota possiamo trovare condizioni non dico invernali, ma tardo primaverili, con neve che può essere anche in alcune ore del giorno gelata, quindi possiamo essere costretti a muoverci utilizzando dei materiali che sono tipici della stagione invernale, come i ramponi e la piccozza”.
Il comandante spiega quanto sia importante essere attrezzati, ma anche avere le capacità per utilizzare il giusto equipaggiamento.
“Il problema non è solo quello di portare al seguito l’equipaggiamento, ma anche di avere la capacità di utilizzarlo nelle condizioni che ci possiamo trovare ad affrontare – aggiunge – Fondamentale è l’aspetto della preparazione, della pianificazione del giro, dell’itinerario che dobbiamo andare a percorrere quindi dobbiamo conoscere in anticipo le difficoltà che possiamo incontrare. E’ necessario, quindi, consultare le relazioni dei percorsi e metterle in connessione con le condizioni ambientali e con le nostre capacità psico-fisiche e tecniche del momento. Si deve fare anche una valutazione attenta di quelle che sono le nostre potenzialità perché, se conosciamo in maniera approfondita le difficoltà che andiamo affrontare però non ci rendiamo conto che siamo in un periodo di non forma fisica, potremmo incorrere in dei rischi”.
In questi giorni, inoltre, di particolare instabilità atmosferica, la pianificazione deve essere fatta tenendo in considerazione le previsioni del tempo, precisa Passalacqua: “La previsione del tempo fatta per il giorno seguente deve essere dopo riverificata sul momento, quindi tutte le indicazioni devono essere valutate anche nel momento in cui andiamo ad affrontare l’itinerario con molta attenzione”.
Passalacqua conclude sottolineando i rischi della correlazione tra montagna e social network che, spesso, spingono le persone a raggiungere posti molto pericolosi, pur di scattare foto che faranno incetta di like.
“Dobbiamo aver ben presente che alcune immagini che vediamo, che sono curate nei miei particolari, per raccogliere proprio seguaci di alcune discipline o di alcuni marchi, hanno alle spalle una preparazione e un’organizzazione di altissimo livello – conclude – Nulla è lasciato al caso e c’è una pianificazione maniacale di questo tipo di attività. Non bisogna tentare di riproporlo, dobbiamo essere sempre consapevoli che dietro alcune immagini c’è un lavoro di organizzazione e di preparazione di altissimo livello”.