07 Giugno 2024 - 12:03:23
di Redazione
Il 13 giugno prossimo presso il teatro dell’Accademia di Belle Arti a L’Aquila (via Leonardo da Vinci 6/b) alle ore 18, gli allievi dell’Accademia, attraverso una drammatizzazione teatrale, racconteranno la strage nazifascista di Onna avvenuta l’ 11 giugno del 1944.
Lo spettacolo nasce dalle testimonianze trascritte nelle carte dell’indagine risalente all’estate-autunno 1944. Dal fascicolo, trovato dopo oltre 70 anni nell’archivio di Stato dell’Aquila, emerge il ruolo delle onnesi sia prima che dopo la strage che fece 17 vittime. Le donne prima tentarono in tutti i modi di salvare i loro mariti e figli cercando disperatamente di capire cosa volessero gli 8 tedeschi (fra cui almeno 2 fascisti), poi cercarono di ottenere giustizia per quell’eccidio denunciando, in particolare, uno dei fascisti che avrebbero condotto e guidato i tedeschi (militari della Gendarmeria) a Onna. Dalle testimonianze emerge la forza e la volontà di fare luce sulla vicenda, purtroppo senza riuscirci. Il fascicolo archiviato frettolosamente già nel novembre 1944 fu “riaperto” nel 1951 ma solo per archiviarlo definitivamente.
L’idea della drammatizzazione teatrale è nata da un incontro fra i rappresentanti delle associazioni di Onna (Onlus, Pro loco e Centro anziani) con il presidente dell’Accademia, Rinaldo Tordera, il direttore Marco Brandizzi e il professor Onorino Vespa.
Lo spettacolo che si terrà in accademia sarà una raccolta di letture relative ad un lavoro realizzato dal giornalista Giustino che mette in rilievo le figure della resistenza, e nel caso specifico un gruppo di donne che fin dal giorno successivo alla tragedia non ha mai smesso di cercare giustizia. Sul palco la studentessa, Francesca Chiola, mentre la regia è firmata, tra gli altri, dal direttore Marco Brandizzi e dai professori Maurizio Coccia e Carmen Munafò, le scenografie sono a cura della scuola di scenotecnica del prof. Marco Cortopassi. La rappresentazione sarà accompagnata da un video che racconterà e sottolinerà i momenti salienti di quel vissuto. Le forme si susseguono in maniera impalpabile per poi trasformarsi in ricordo materico, fermo e tramandabile.
L’iniziativa si inquadra nelle cerimonie commemorative per gli 80 anni dalla strage nazista di Onna “Ottanta 11 da allora.1944/2024” previste proprio l’11 giugno prossimo nella frazione dell’Aquila distrutta dal terremoto e che in parte è stata ricostruita proprio con l’aiuto della Germania, memore dei tragici fatti del 1944.