11 Giugno 2024 - 19:10:59

di Martina Colabianchi

Luigino Ciocca, Zaccaria Colaianni, Renato De Felice, Bartolina De Paolis, Ermenegildo Di Vincenzo, Antonio Evangelista, Rosmunda Ludovici, Giuseppe Marzolo, Mario Marzolo, Alfredo Paolucci, Domenico Paolucci Osvaldo, Paolucci Cristina, Papola Iginio Pezzopane, Pasquale Pezzopane, Pio Pezzopane, Gaudenzio Tarquini.

Questi i nomi delle diciassette persone brutalmente assassinate dai nazisti l’11 giugno di ottant’anni fa ad Onna e a cui oggi la frazione aquilana dedica una giornata di ricordo e commemorazione, partita dal cimitero di Paganica per una cerimonia presso il mausoleo delle vittime della strage.

L’eccidio fu compiuto per rappresaglia: dopo il furto di due cavalli ad opera di alcuni militari tedeschi, i due capofamiglia derubati si recarono presso il comando tedesco per chiederne la restituzione, ma al dialogo fece seguito una colluttazione tra un tedesco e il figlio di una delle due famiglie che, rimasto ferito, si rifugiò presso un gruppo di partigiani. La settimana seguente, diciassette persone furono fucilate in una casa fatta poi esplodere.

Queste cerimonie commemorative hanno senso solo se hanno un messaggio da portare a chi oggi è giovane e non solo deve conservare la memoria, ma deve far sì che queste cose non si ripetano – spiega il giornalista Giustino Parisse, profondo conoscitore dell’accaduto -. Purtroppo, conosciamo l’attuale situazione in Europa e capiamo che spesso queste vicende del passato non ci hanno insegnato praticamente nulla. Ottant’anni fa si stava verificando la rappresaglia che poi portò alla morte di sedici persone, più una ragazza morta qualche giorno prima. Abbiamo organizzato, come tutti gli anni, questa cerimonia e anche quest’anno ci saranno rappresentanti dell’ambasciata tedesca che ci sono vicini ormai dal post-sisma“.

Mia madre, proprio ieri sera, mi ha raccontato un episodio. Quella sera era rimasta sola in casa e subito dopo la strage scappò, con i vestiti che aveva addosso, verso Monticchio per mettersi in salvo. Il racconto che mi ha fatto, di una bambina di dieci anni che fugge dal terrore, è quello che purtroppo spesso noi vediamo la sera in televisione“, ha concluso Parisse.

Le commemorazioni sono proseguite poi alle 17.30 ad Onna, nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, con il Rosario e la Santa Messa in suffragio delle 17 vittime. A seguire, deposizione di due corone (una del Comune e una dell’ambasciata tedesca in Italia): al monumento ai 17 Martiri nella villa comunale e nel luogo della strage in via del Martiri davanti alla Casa della Cultura, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Alle 19, a Casa Onna, saluti delle istituzioni e momento di ricordo.

Giovedì 13 giugno alle ore 18, inoltre, nel teatro dell’Accademia di Belle Arti all’Aquila (via Leonardo da Vinci 6/b), gli allievi dell’Accademia, attraverso una drammatizzazione teatrale, racconteranno la strage nazifascista.