13 Giugno 2024 - 11:19:14

di Redazione

“Nel sottolineare una volta di più l’assoluta necessità del pieno recupero del ponte Belvedere quale necessaria infrastruttura della nostra città, non posso non esprimere pesanti dubbi sull’andamento dei lavori; è necessario ricordare che la certezza delle procedure e la loro concretezza avrebbero dovuto essere al centro della azione politica di demolizione e ricostruzione promessa dall’amministrazione comunale e sempre disattesa almeno dal 2021 a questa parte”.

Lo ha detto il consigliere comunale Paolo Romano questa mattina nel corso di una conferenza stampa sul tema della ricostruzione del ponte Belvedere.

“La nuova fine dei lavori era prevista per il 26 di aprile 2024, a dirlo è lo stesso verbale di ripresa dei lavori (si ignora la data della loro sospensione poiché non esiste alcun verbale in proposito come invece impone il codice degli appalti) sottoscritto dal Rup Vincenzo Tarquini -ha spiegato – Il progetto esecutivo doveva essere redatto dall’Associazione Temporanea d’Impresa aggiudicataria dell’appalto ma, nonostante le sollecitazioni del precedente RUP, è stato presentato con un ritardo tale che il RUP stesso ha segnalato che erano in mora per scadenza del termine loro assegnato. Ne è seguita una fase poco chiara poiché è stato redatto un esecutivo in variante che nessuno aveva mai autorizzato”.

“Si è quindi rimasti in attesa dell’atto aggiuntivo al contratto principale, arrivato con un altro incredibile ritardo, vale a dire solo a maggio 2024 a fronte di un atto di indirizzo della Giunta che lo autorizzava a giugno 2023, per conoscere le nuove pattuizioni introdotte – ha proseguito – E qui si scoprono cose sorprendenti poiché l’importo lavori aumenta del 20% (vanificando il ribasso economico del 10% offerto in sede di gara e un ulteriore aumento del 10%), mentre il ribasso temporale offerto con la riduzione a 200 giorni dei 270 previsti nel progetto definitivo posto a gara, oggi torna ai 270 giorni stabiliti prima della gara: in sostanza è come se la gara non fossa mi stata fatta”.

Romano ha poi spiegato come “al maggior importo contrattuale di € 787.259,94 corrisponde anche un maggior importo degli oneri per la progettazione esecutiva che passa da € 79.200,00 a € 95.559,34; in pratica anziché applicare le penali per scadenza dei termini assegnati, come scritto dal precedente RUP, viene riconosciuto un importo superiore a quello derivante dalla gara e superiore anche a quello posto a base di gara”.

“Ma quello che più stupisce è la questione temporale: non essendo mai stato redatto un verbale di sospensione lavori di fatto è come se i lavori non fossero mai stati sospesi e pertanto anche il verbale di ripresa è un atto irregolare oltre che carente e omissivo della data di sospensione – conclude – Vorrei tanto capire come faranno a calcolare il termine ultimo per la ricostruzione del ponte: i 270 giorni come si calcolano senza una interruzione lavori?”.