13 Giugno 2024 - 10:55:34
di Redazione
Abruzzo, Marche, Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta registrano la percentuale più alta di lavoro minorile secondo i dati del 2023 del 2° rapporto Unicef Italia sul lavoro minorile in Italia, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro, rielaborato con open data Inail.
Secondo il report nel 2023 in Italia sono 78.530 i lavoratori minorenni tra i 15/17 anni (il 4,5% della popolazione totale dei minorenni di quella fascia d’età), è in aumento del 12.8% sul 2022. Nella fascia di età entro i 19 anni, nel 2022 i lavoratori erano 376.814, con un aumento del 21.4% sul 2021.
Nel primo quadrimestre del 2024 aumentano del 5,8% gli infortuni denunciati di lavoratori con meno di 20 anni.
Il numero maggiore di infortuni si registrano nel settore delle costruzioni (+125% da 4 a 9); alloggio e ristorazione (+20 da 5 a 6); Istruzione (+40% da 10 a 14). Nella regione non si è registrato nessun infortunio mortale. L’impiego di lavoratori di sesso maschile, entro i 19 anni, è maggiore rispetto alle lavoratrici nel 2022, toccando quota 7.577 contro 4.957.
“Dai dati analizzati si evidenzia che tra i 14-15enni uno su cinque (quasi 55mila) svolge un’attività di tipo continuativo, soprattutto in ambito familiare – spiega Guido Bianchini, membro nazionale Uil, comitati Inail -. Sono lavori che spesso coinvolgono i minori per almeno tre mesi all’anno, in modo discontinuo almeno una volta a settimana e per almeno due ore al giorno. Il problema della sicurezza sul lavoro è sottovalutato”.