14 Giugno 2024 - 18:30:20

di Martina Colabianchi

Sarebbero stati i fuochi d’artificio per la festa patronale a innescare l’incendio alla pineta di San Benedetto in Perillis lo scorso 6 giugno, quando un grande rogo aveva mandato in fumo 2500 metri quadri di pineta.

Lo hanno stabilito i carabinieri forestali che hanno denunciato alla Procura della Repubblica dell’Aquila il titolare di una ditta della Valle Peligna per incendio colposo, cui sono stati sequestrati anche i candelotti utilizzati per i fuochi d’artificio.

Il sostituto procuratore dell’Aquila, Marco Maria Cellini, si era recato sul posto subito dopo l’accaduto per un sopralluogo e per coordinare l’attività d’indagine, effettuata dai carabinieri del Nucleo “Parco” di Cansano e della Stazione di Navelli.

Le elevate temperature favoriscono il diffondersi delle fiamme, che talvolta perdurano per giorni, distruggendo interi boschi, anche in aree di pregio – scrivono i carabinieri forestali – Non solo vandalismo e attività criminale, ma anche il mancato rispetto delle regole, che lo stesso buon senso dovrebbe richiamare, ogni anno riducono in cenere migliaia di ettari ricoperti da vegetazione“.

I Carabinieri richiamano tutti a una “stretta osservanza delle disposizioni per la prevenzione degli incendi e ricordano che il codice penale sancisce, per il reato di incendio boschivo colposo, la pena della reclusione da
due a cinque anni, che si aggiunge alle sanzioni pecuniarie amministrative“.