15 Giugno 2024 - 10:55:09

di Redazione

Mancano pochi giorni agli esami di maturità, che prenderanno il via il 19 giugno con la prima prova.

Si proseguirà poi il 20 giugno con prove diverse secondo le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. È previsto, poi, un colloquio che ha l’obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato

526.317 gli studenti italiani che dovranno sostenere l’esame di maturità. 512.530 interni e 13.787 esterni, verranno esaminati da 14.072 commissioni, per un totale di 28.038 classi. Dai licei arriva il maggior numero di candidati, pari a 266.057, seguono quelli degli istituti tecnici, che sono 172.504; infine ci sono gli 87.756 dagli istituti professionali.

Cresce l’attesa anche per gli studenti aquilani per uno dei giorni che ricorderanno per sempre. Gli studenti che si diplomeranno quest’anno, inoltre, sono entrati al primo anno delle scuole secondarie di secondo grado nel pieno della pandemia da Covid, assistendo alle lezioni da casa, tramite la didattica a distanza.

“Non è stato semplice, soprattutto per le materie come la matematica o la fisica per le quali si pongono le basi per buona preparazione per gli anni successivi – spiega Federico Rivera, rappresentante d’Istituto del Liceo scientifico – Per altre materie che non comportano queste conoscenze alla base, è stato invece, più semplice. La Dad, in ogni caso e senza dubbio, ci ha penalizzato non solo dal punto di vista nozionistico, ma anche al fine di una crescita della personalità mediante un confronto con gli altri studenti e i docenti”.

Circa le aspettative per l’esame, Rivera sottolinea: “Spero che possa svolgersi in un clima sereno e organizzato e che permetta a tutti gli studenti di esprimere al meglio le proprie capacità e conoscenze”.

Guardando al futuro, invece, l’Università è il prossimo obiettivo.

“Andrò fuori L’Aquila a studiare finanza perché qui all’Aquila non posso seguire questo percorso di studi – precisa – Molti altri studenti, invece, resteranno in città. La nostra Università offre un’ottima preparazione ed ha un livello molto alto soprattutto per quanto riguarda Ingegneria, Economia e Medicina”.

La prima prova dell’esame accerterà sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti.

La prova avrà una durata massima di sei ore. I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti potranno scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova potrà essere strutturata in più parti.

La seconda prova riguarderà una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verterà su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Al liceo classico la seconda prova sarà una versione di greco; allo scientifico è di matematica.

Il colloquio si svolgerà dopo gli scritti e riguarderà anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si tratterà di un colloquio in chiave pluri e interdisciplinare: la commissione valuterà sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite, sia il suoi profilo educativo, culturale e professionale.

“Siamo della classe 2005 e proveniamo da un inizio del liceo di didattica a distanza – commenta Angela Marzolo, rappresentante d’istituto dei Liceo Cotugno – Abituarsi allo studio del liceo, nei primi due anni è stato molto difficile. Da quando siamo tornati in presenza, abbiamo potuto riprendere il passo. Quest’anno è stato molto complesso perché gli studenti sono stati molto impegnati, al di là dello studio, con l’attività di Pcto, ovvero la vecchia alternanza scuola-lavoro e con l’apertura della piattaforma unica, un nuovo mezzo ideato dal ministero dell’Istruzione per facilitare gli studenti a creare il proprio curriculum. Per quanto riguarda l’esame, invece, si naviga spesso a vista, perché ogni anno ci sono nuove riforme e non si sa bene quando escano i commissarie le materie”.