17 Giugno 2024 - 09:46:42
di Martina Colabianchi
Dopo l’annuncio dell’inizio dei lavori delle nuove tubazioni del Consorzio di Bonifica nell’abitato della frazione di Tempera, fatto dall’assessore Laura Cucchiarella e dal capogruppo della Lega in Consiglio comunale Daniele Ferella, l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Tempera ha deciso, insieme, di fare alcune precisazioni e sottolineare le principali problematiche ancora presenti e sulle quali sarebbe necessario intervenire.
“In primis ci preme considerare che, -scrivono – la competizione tra i singoli consiglieri e assessori comunali, nel maldestro tentativo di voler sempre mettere il cappello su ogni piccolo o piccolissimo intervento che viene realizzato, provoca una comunicazione distorta. La notizia raccontata ai cittadini, nella velocità di darla per essere “i primi” ad intestarsi l’opera, fosse anche in buona fede, costringe la “politica” a fare resoconti approssimativi non aderenti alla realtà dei fatti“.
“Quello che accade oggi a Tempera per le nuove tubazioni – proseguono – è accaduto ieri a proposito della manutenzione ordinaria del manto stradale di una strada vicinale o per la realizzazione di rete fognaria o ancora, per la sistemazione del ponte in Via L’Aquila. Un silenzio assordante, al contrario, per la tardiva richiesta da parte degli uffici comunali di attivare il diritto di prelazione del complesso quattrocentesco rameria-mulino deliberato dal Consiglio Comunale o per la mancata esecuzione dell’opera stradale Via Capo Vera – Via le Fontanelle. (il progetto esecutivo è stato approvato dagli uffici tecnici comunali circa dieci anni fa e solo recentemente la è stata ripresentata dalla politica, limitatamente, per Via le Fontanelle di Paganica)“.
“Senza rullo di tamburi, nei quattro anni passati, l’unico vero intervento di efficientamento ambientale territoriale realizzato a Tempera, ha riguardato il primo tratto del canale Riga di Mezzo (con il sostegno dell’ass.re Fabrizio Taranta) che ha permesso di aumentare la portata del canale a vantaggio anche degli agricoltori di Paganica, Bazzano“.
“Da oltre un lustro mancano a Tempera interventi di riqualificazione concreti del tessuto urbano e sociale a differenza di altre frazioni del circondario. I veri problemi che attanagliano la frazione, che andrebbero condivisi con il Comune dell’Aquila e con la Regione Abruzzo, per i quali si auspica un interessamento concreto della politica, oggi si chiamano: realizzazione dei sottoservizi nel centro storico, completamente distrutti dal sisma (fogna, acqua, rete elettrica e telefonica, illuminazione pubblica), manutenzione ordinaria dei sentieri della riserva del fiume Vera e piano di recupero dei manufatti esistenti al suo interno”.
“Ancora, – continua la nota – acquisizione da privati del complesso quattrocentesco rameria-mulini, sempre, all’interno della riserva regionale del fiume Vera, parcheggi di prossimità per la frazione, viabilità stradale, completamento manutenzione straordinaria del Cimitero, ripristino ambientale dell’ex cava Inerti Aquila s.r.l., soluzione per i mutamenti di destinazione ed alienazione dei terreni usi civici ove presenti fabbricati privi di titolo edificatorio etc“.
“Trovare soluzioni concrete a questi temi permetterebbe ai signori consiglieri e assessori di mettere la coccarda e ricevere, certamente, il plauso nostro e dell’intera collettività frazionale. Lasciate stare “misere” e “maldestre” risoluzioni di scarsa rilevanza per l’intera collettività, peraltro, a volte, riguardanti lavori non eseguiti a regola d’arte“.
“Ritornando all’intervento degli amministratori, che ha determinato la nostra reazione costruttiva, senza alcun spirito di polemica con l’attuale Amministrazione che governa la città, precisiamo che le criticità, sulla tubazione irrigua, hanno avuto inizio a Giugno 2023 (altro che anni), a causa di infiltrazioni all’interno di un fabbricato demolito e ricostruito circa due anni fa adiacente alla tubazione. Interessa un tratto di poco superiore a venti metri; considerata la modestia dei lavori doveva e poteva essere risolta dall’Amministrazione Comunale, a nostro parere, prima dell’inizio della stagione irrigua 2024″.
“Con l’inizio dei lavori e dalle foto che siamo riusciti ad acquisire – continuano – si è potuto constatare che il disservizio, che tanto disagio ha determinato per l’irrigazione dei terreni adiacenti alla S.S. 17 bis nel 2023, potrebbe essere stato determinato dal fatto che il canale di irrigazione raccogliendo anche le acque meteoriche delle strade comunali ha bisogno di manutenzione periodica. I chiusini stradali erano completamente intasati di breccia, causa la loro mancata manutenzione, questo sì, da anni ossia da prima del terremoto, e i lavori di allaccio della fogna privata alla condotta principale al di sopra del canale irriguo e non come prevede la norma al di sotto del canale di irrigazione potrebbe aver determinato la riduzione della sezione idraulica del canale favorendone di conseguenza l’infiltrazione nei fabbricati di prossimità. L’Amministrazione Separata farà accesso agli atti per accertare che il Direttore dei Lavori del fabbricato abbia richiesto ed ottenuto l’autorizzazione ad attraversare il canale irriguo al di sopra della sua sezione“.
“Poi nell’euforia dei ringraziamenti ci si dimentica del Presidente del Comitato Organizzativo del Consorzio Interno di Pratola Maurizio Monaco (a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’attenzione e sensibilità dimostrata alla soluzione del problema) e si afferma che, il Consorzio, si è fatto carico finanziariamente dei soli materiali utilizzati e l’impresa esecutrice si è assunto gli oneri delle lavorazioni. A dire il vero il Consorzio di Bonifica, con sua determinazione dirigenziale n. 52 del 04.06.2024, dispone la corresponsione alla ditta esecutrice della somma di euro 4.852,48 quale corrispettivo per i lavori di scavo, trasporto in discarica, posa tubazione, pozzetti e coperchi, tappetino di asfalto comprensivi di oneri della sicurezza (altro che lavori gratis)“.
“Questa Amministrazione Separata a tal proposito farà richiesta di accesso agli atti per accertare l’esistenza o meno di una convenzione tra Consorzio e Comune dell’Aquila che ha permesso al primo di poter intervenire al di fuori del suo perimetro di competenza stabilito da Leggi Regionali e capire, data la situazione finanziaria in cui versa il Consorzio stesso, l’entità della compartecipazione finanziaria del Comune all’opera e/o se il Consorzio, assicurato il ripristino irrigo del canale, agirà in rivalsa nei confronti dello stesso Comune, territorialmente competente, o nei confronti di privati qualora accerta che i lavori di allaccio alla rete fognaria non sono stati eseguiti a regola d’arte. E’ forse “La febbre delle risposte sbagliate alle domande giuste” come scrive Federico Fubini?“, conclude l’Amministrazione Separata degli Usi Civici di Tempera.