PST Costa trabocchi al via il progetto Speciale
20 Giugno 2024 - 14:44:52
“Progetto speciale territoriale della Costa dei Trabocchi” già
oggetto di osservazioni da parte del WWF Abruzzo
Il vero strumento di gestione per quel territorio è il Parco Nazionale
della Costa teatina
Come si legge dal sito del Consiglio regionale, il 13 giugno 2024 è
stato adottato il “Progetto speciale territoriale della Costa dei
Trabocchi” per il quale il WWF Abruzzo insieme ad altre Associazioni,
aveva presentato puntali osservazioni.
In attesa di analizzare l’ultima versione adottata dal Consiglio
Regionale, si richiama quello che l’Associazione aveva sottolineato
rispetto al Progetto: la mancanza di una visione d’insieme innovativa
e strategica per un territorio tanto emblematico e rappresentativo della
nostra Regione. Il documento, infatti, sembra essere più un insieme di
azioni tra loro scollegate e anche discutibili (vedi tutta la serie di
parcheggi previsti) che uno strumento di pianificazione e rigenerazione
della fascia costiera. Non si trovano riferimenti all’emergenza
climatica in atto – con decreto n. 434 del 21 dicembre 2023 l’Italia
ha approvato il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
(PNACC) che la Regione Abruzzo dovrebbe recepire – né alle Linee Guida
e del Profilo Climatico del Piano di adattamento ai Cambiamenti
Climatici della Regione Abruzzo (D.G.R. n. 308/2015) le cui applicazioni
non sono più rimandabili.
Anche la visione di una fruizione turistica sostenibile, attenta alla
mobilità e al turismo lento ed esperienziale appaiono carenti, come lo
sono l’integrazione nella pianificazione delle piccole aree protette
presenti lungo la costa, delle aree agricole che dovrebbero essere
sempre più vocate al biologico o le indicazioni per rendere gli
stabilimenti balneari sostenibili ed eco-compatibili e in numero tale da
garantire una presenza congrua di aree dedicate alla fruizione libera.
Quello che però appare più grave in merito alla pianificazione sulla
Costa dei Trabocchi è constatare che si continuano a proporre programmi
e progetti che prevedono interventi scollegati, non organici e senza
nessuna visione a lungo termine, invece di potenziare e finalmente
attuare uno strumento potente e già presente: il Parco Nazionale della
Costa teatina. Il Parco è stato individuato nel 1997, istituito nel
2001, perimetrato nel 2015 da un commissario ad acta, ma attende ancora,
incomprensibilmente, di essere attivato, quando invece, la comunità
internazionale si pone l’obiettivo di aumentare la superficie di
territorio protetto e la Strategia dell’Unione Europea per la
Biodiversità si prefigge di arrivare entro il 2030 al 30% di territorio
e mare protetti in Europa.
“E mentre si tergiversa nel rendere il Parco operativo, – conclude
Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – si rischia che gli interventi che
via via si propongono possano andare a compromettere quella naturalità
residuale presente lungo la costa dei trabocchi e il potenziale di tutto
il territorio.”