21 Giugno 2024 - 20:47:28
di Vanni Biordi
Dopo due settimane di mobilitazione, alcuni studenti dell’Università degli studi dell’Aquila sono scesi in piazza e hanno organizzato un corteo che, da Piazza San Basilio, ha attraversato la città, per dire basta alla militarizzazione della ricerca e degli atenei. Al corteo presenti anche alcuni rappresentanti di Pace Terra e Dignità e di Rifondazione Comunista.
Gli studenti hanno chiesto uno stop ai rapporti con le università israeliane. L’Univaq e il Gran Sasso Science Institute, secondo le proteste, devono rompere ogni legame con le istituzioni accademiche complici del genocidio in Palestina. Israele, con le sue politiche di occupazione e colonialismo, secondo gli studenti, non può essere considerato un partner per la ricerca e la formazione.
I manifestanti hanno chiesto con forza che l’azienda Leonardo rimanga fuori dall’Università degli Studi dell’Aquila perchè l’ateneo non può avere legami con l’azienda leader nel settore bellico e responsabile della produzione di armi utilizzate dall’esercito israeliano e turco contro civili innocenti in Palestina e Kurdistan. “I nostri luoghi di studio devono essere zone di pace e accoglienza, non complici di morte e distruzione” dicono i ragazzi del corteo.
Infine è stata chiesta e richiesta la presenza del Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, in un incontro pubblico e formale, per discutere apertamente le richieste degli studenti e per definire un impegno concreto da parte dell’ateneo aquilano contro la guerra e le violazioni dei diritti umani.