21 Giugno 2024 - 10:56:12

di Martina Colabianchi

Prosegue l’attività di controllo e repressione delle forze dell’ordine dopo i recenti episodi di violenza avvenuti nel centro storico del capoluogo, i cui ultimi interventi sono stati esposti questa mattina in conferenza stampa dal Procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alberto Sgambati, e dal Comandante provinciale dei Carabinieri Nicola Mirante.

I militari della stazione dell’Aquila hanno arrestato cinque egiziani, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, accusati di aver messo a segno due rapine. Vittima dell’aggressione un tunisino minorenne, a cui in tutto sono stati sottratti 100 euro.

Due degli indagati sono finiti in carcere, mentre gli altri tre sono stati allontanati con il divieto di dimora nell’intera provincia dell’Aquila.

Gli episodi risalgono al 9 aprile (nella zona di Collemaggio) e al 15 maggio scorsi (nell’area del Parco del Castello) e sono stati portati a termine con l’uso di coltelli e bastoni. Nel corso dell’episodio più recente, è rimasto ferito anche un vigilante intervenuto a difesa della vittima.

Alcuni dei giovani presunti responsabili hanno tentato di sottrarsi ai provvedimenti cautelari fuggendo verso le vicine province, e anche fuori regione.

Le perquisizioni sui fermati hanno permesso di rinvenire e sequestrare una mazza da baseball e una pistola giocattolo priva di tappo rosso. Sequestrata anche una decina di grammi di hashish destinati verosimilmente alla vendita. Per questo, due degli indagati dovranno anche rispondere di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Le indagini condotte dagli inquirenti hanno permesso di ricostruire, anche grazie a numerose testimonianze e all’acquisizione di immagini dalle telecamere di videosorveglianza, i due episodi di rapina in cui la vittima sarebbe stata colpita da tre fendenti: uno al polso, un secondo alla spalla e il terzo al fianco. Le coltellate sferrate, fortunatamente, avrebbero causato solo lievi ferite guarite senza che il giovane abbia mai fatto ricorso alle cure mediche.

L’operazione condotta dai militari dell’Arma vuole rispondere alle recenti risse avvenute al Parco del Castello e nella zona di Collemaggio la scorsa settimana, scenario in cui si sono scontrate bande di stranieri per contendersi porzioni di territorio. “Non sempre sono ben chiare le motivazioni che ci sono alla base, – ha spiegato il Procuratore – alcune volte le risse sono terminate in rapine ed estorsioni, altre volte sembrerebbero legate allo spaccio di stupefacenti, scenario che stiamo però ancora approfondendo“.

Fondamentale, come sottolineato in conferenza stampa, la collaborazione delle case famiglia che spesso accolgono proprio i responsabili e le vittime degli atti violenti. Il giovane vittima di rapina, infatti, è proprio un minorenne proveniente da una casa famiglia della città, realtà che ormai collaborano attivamente e si fanno carico “delle problematiche che interessano la città“, spiega ancora il Procuratore.

Gli ultimi arresti, – ha spiegato poi il Colonnello Nicola Miranterientrano in un’attività di controllo del territorio che stiamo cercando di rafforzare in tutti i modi, con conoscenza delle persone e conoscenza dei modi con cui operano queste persone“.

Il messaggio del sindaco Pierluigi Biondi

“Rivolgo le mie congratulazioni al procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alberto Sgambati, e al comandante provinciale dei Carabinieri, Nicola Mirante, per l’operazione che ha permesso di individuare i responsabili delle aggressioni avvenute nel centro storico cittadino e che hanno visto protagonisti giovani di nazionalità egiziana. Le misure di custodia cautelare, eseguite con tempestività, e la presenza più visibile delle forze dell’ordine nei luoghi considerati a rischio, consentono di contrastare energicamente questi fenomeni e di mantenere gli elevati standard di sicurezza urbana che caratterizzano la nostra città. Con loro ringrazio anche il prefetto e tutti gli agenti impegnati quotidianamente nel prevenire e reprimere comportamenti che la nostra comunità non può e non deve subire. È per questo che nell’ultimo comitato ordine e sicurezza pubblica abbiamo ribadito la necessità di non tollerare alcun tipo di atteggiamento non in linea con le regole della pacifica e civile convivenza”.\