23 Giugno 2024 - 09:02:48
di Angelo Liberatore
Le imprese abruzzesi non spingono sulla ricerca di lavoratori con competenze digitali elevate.
Il dato viene fuori con chiarezza da una analisi del Centro Studi Tagliacarne che ha preso in esame la situazione in 105 province italiane stilando infine una classifica ad hoc.
Ebbene, ben tre province abruzzesi su quattro si piazzano negli ultimi venti posti di questa graduatoria, stando a significare il poco interesse del tessuto produttivo locale nell’immettere nel suo sistema operatori capaci di governare i processi digitali complessi.
Scendendo nel dettaglio, l’unica provincia abruzzese fuori dalle ultime venti posizioni è quella di Pescara.
Per il resto, Chieti si piazza all’ottantanovesimo posto con un indice di richiesta di lavoratori con alte competenze digitali pari a 86,8 (il dato medio Italia è pari a 100).
L’Aquila si attesta in novantasettesima posizione con l’indicatore che si ferma a 84,3.
Teramo, infine, è al quartultimo gradino della classifica (centoduesima) con l’indice di richiesta di lavoratori con alte competenze digitali che arriva appena ad 81,1.
Insomma, per l’Abruzzo un quadro con tante ombre, soprattutto se si tiene conto del fatto che il PNRR ha messo sul piatto investimenti importanti proprio in materia di digitalizzazione con la sua Missione 1.
Ed i progetti magari sono anche stati imbastiti, ma se poi non si cercano le persone adatte per dare loro gambe solide per camminare nel tempo, si rischia di fare buchi nell’acqua o avere cattedrali (digitali) nel deserto.
Il risultato: occasioni di sviluppo perse per il territorio regionale.