24 Giugno 2024 - 11:42:54

di Martina Colabianchi

90 chilometri, 4 tappe e 19 comuni aquilani toccati nell’area verde del Parco Sirente Velino: questi i numeri del Cammino Grande di Celestino, presentato questa mattina nella sede dell’USRC a Fossa.

Scopo del Cammino, che a lavori conclusi farà parte della rete dei Cammini degli Altipiani, è ripercorrere il percorso dell’eremita Pietro Angelerio, che partì dall’Eremo del Morrone per arrivare all’Aquila ed essere incoronato Papa con il nome di Celestino V.

L’iniziativa, promossa proprio dall’Ufficio speciale della Ricostruzione del Cratere, ha l’obiettivo di valorizzare il territorio, con le sue bellezze naturalistiche e la sua storia, facilitandone l’accesso e la comprensione anche attraverso l’innovativa tecnologia dello “Smart Beacon“, grazie a cui materiale testuale, audio e video giungerà direttamente sullo smartphone del camminatore semplicemente scaricando la mappa del percorso.

I principali interventi saranno la sistemazione del fondo dei sentieri esistenti e la riapertura e ripristino di quelli impraticabili, il taglio della vegetazione arbustiva, la posa in opera di segnaletica direzionale verticale e orizzontale, e di elementi distintivi e riconoscitivi del Cammino, quali bacheche e aree di sosta. Prevista anche la realizzazione di attraversamenti pedonali in corrispondenza delle intersezioni con le strade provinciali interessate e la fornitura e posa in opera di colonnine di ricarica per e-bike.

Saranno inclusi nel percorso anche comuni fuori dal cratere perché questo tracciato deve collegare Sulmona all’Aquila nel recupero della storia del cammino di Celestino. Ricordiamo che questo arriva fino al Morrone, quindi la prima parte del percorso è stata già realizzata da parte del Parco della Majella. Noi andiamo quindi a completare il percorso con i lavori che inizieranno oggi e che, crediamo, in autunno inoltrato saranno terminati – spiega Raffaello Fico, titolare dell’USRC.

Grazie alle nuove tecnologie, – ha proseguito – stiamo unendo la parte infrastrutturale del cammino con una serie di motivi di valorizzazione culturale del territorio. Per noi è, quindi, anche un’occasione di valorizzazione dello sviluppo del territorio che non è un aspetto secondario alla ricostruzione che è il nostro pane quotidiano“.

Il Cammino Grande di Celestino può rappresentare una grande opportunità di richiamo turistico, necessario affinché tutte le infrastrutture realizzate dal Parco Sirente Velino per una fruizione più agevole degli spazi rendano frutti al territorio. Lo ha sottolineato Francesco D’Amore, presidente del Parco e sindaco di Fagnano:

“Un’infrastruttura del genere può agevolare i turisti a poter entrare nel nostro territorio per poterlo visitare e conoscere. Noi come Parco abbiamo lavorato a tutta una serie di infrastrutture che ci permetteranno di gestire i turisti in sicurezza e anche nel rispetto dell’ambiente. Abbiamo già lavorato su altre infrastrutture come la ciclabile, i sentieri, i rifugi, ma la necessità ora, avendo beneficiato di ingenti finanziamenti, è quella di una crescita a livello economico-sociale, perché se non c’è ricettività accanto a quanto si fa per la valorizzazione del territorio, non si va da nessuna parte. Siamo lavorando, quindi, anche su questo aspetto”.