26 Giugno 2024 - 17:30:16
di Vanni Biordi
Acceso botta e risposta tra il sindacato Confsal e la Asl 1 di Avezzano Sulmona L’Aquila sulla questione del Centro di riabilitazione territoriale, situato nell’ex presidio ospedaliero di Collemaggio.
Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato Confsal dell’Aquila, denuncia le condizioni precarie della struttura. “Il centro è ospitato in una struttura di legno fatiscente e ubicata in un’area degradata e insicura, dove sono frequenti furti, aggressioni e spaccio di droga,” afferma il segretario provinciale Confsal. “Non è un luogo adatto a garantire la serenità, la sicurezza e la privacy dei pazienti, soprattutto minori.”
Vivarelli critica la risposta del direttore della Unità operativa semplice di Dipartimento, Antonello Bernardi. “Il dottor Bernardi definisce il presidio di Collemaggio un luogo sicuro, ma la realtà è ben diversa,” replica Vivarelli. “Inoltre, paventa possibili aggravi di spesa per un eventuale trasferimento, ma la Asl dovrebbe invece concentrare le risorse sulla riqualificazione della struttura.”
La Confsal propone una soluzione alternativa. “Abbiamo già individuato e proposto alla Asl spazi idonei all’interno di strutture già di proprietà dell’Azienda,” conclude Vivarelli. “Riteniamo che la Direzione strategica stia dimostrando impegno nella risoluzione del problema e confidiamo in un trasferimento rapido e definitivo.”
Sullo sfondo insite la polemica politica. L’assessore comunale Francesco De Santis (Lega) ha attaccato il manager Asl Ferdinando Romano e l’assessora regionale alla Sanità Nicoletta Verì per la gestione della sanità locale, criticando la scelta di mantenere il centro a Collemaggio.
La Asl ribadisce la propria posizione. “Il centro è sicuro e funzionale,” sostiene il direttore Bernardi. “Il trasferimento non è necessario e comporterebbe costi non indifferenti. Stiamo lavorando per migliorare i servizi offerti e garantire il massimo comfort ai pazienti.”
La vicenda resta aperta. Il futuro del Centro di riabilitazione di Collemaggio rimane incerto, con la Confsal che insiste sulla necessità di un trasferimento e la Asl che difende la sua posizione. La politica locale osserva con attenzione.