26 Giugno 2024 - 15:13:16
di Vanni Biordi
Dieci giovani da tutta Italia hanno scelto di trasferirsi per sei mesi nella Valle Subequana, in provincia dell’Aquila, grazie al progetto Neo, promosso da Hubruzzo Fondazione Industria Responsabile e Montagne in Movimento.
I protagonisti sono Antonio Maiorino, infermiere di Potenza, sogna di creare un servizio di infermieristica di comunità. Ludovico D’Amato, studente di Sulmona, è impegnato a scrivere una tesi sulle comunità energetiche. Guglielmo Ficola, neolaureato in antropologia di Perugia, è attratto dalle opportunità di crescita e dalla bellezza del territorio. Andrea Testa, originario di Chieti, desidera rimanere in Abruzzo e chiede aiuto per capire come integrarsi al meglio. Valentina Giachetto Rater, dalla provincia di Torino, vuole affinare le sue competenze nell’attivazione di comunità. Antonella Vitzmann, friulana, è affascinata dalle potenzialità dei piccoli paesi.
I dieci neo abitanti saranno ospitati in uno dei nove comuni della Valle Subequana: Acciano, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Fontecchio, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Secinaro, Tione degli Abruzzi e Gagliano Aterno, dove il progetto è nato due anni fa.
Dopo un mese di ambientamento, saranno impegnati in attività sociali e di comunità nei comuni coinvolti. Percorsi di alta formazione con docenti di livello nazionale e la realizzazione di questionari sul tema dell’abitare e sui bisogni del territorio.
Gli obiettivi del progetto sono chiari e motivanti come contrastare lo spopolamento dei borghi dell’Appennino abruzzese, favorire lo sviluppo sostenibile della Valle Subequana, promuovere l’incontro tra culture diverse e, ultimo ma non ultimo, valorizzare il patrimonio storico, culturale e ambientale del territorio.
C’è grande fiducia intorno al progetto e per i risultati attesi come la creazione di nuove opportunità di lavoro per i giovani, lo sviluppo di nuove attività economiche compatibili con l’ambiente, il rafforzamento del senso di comunità negli abitanti della Valle Subequana e la promozione del territorio a livello nazionale e internazionale.
I dieci neo abitanti sono entusiasti di questa nuova esperienza e sperano di poter contribuire allo sviluppo della Valle Subequana. Le amministrazioni locali e i promotori del progetto confidano nel loro successo e vedono in Neo un modello da replicare in altre aree interne d’Italia.
Il progetto Neo ha già avuto successo nelle sue prime due edizioni, con alcuni partecipanti che hanno deciso di rimanere a vivere in Abruzzo. Ora si espande a nove comuni e si avvale della collaborazione di nuovi partner.
L’esperienza di Neo rappresenta un modello da seguire per contrastare lo spopolamento delle aree interne e per valorizzare il patrimonio dei piccoli borghi italiani.