27 Giugno 2024 - 19:37:14

di Angelo Liberatore

Il Partito Democratico rilancia la battaglia contro l’autonomia differenziata, diventata legge con la promulgazione.

Lo strumento sarà quello di un referendum abrogativo, istituto garantito dall’articolo 75 della Costituzione.

L’iniziativa è stata presentata a L’Aquila dai vertici regionali del PD, presente anche il senatore Alessandro Alfieri membro della segreteria nazionale dem e delegato a Riforme e PNRR.

Che è tornato a ribadire quanto l’autonomia differenziata sarebbe dannosa per il Paese.

“L’autonomia differenziata – dice Alfieri – crea un sistema ad arlecchino con 20 regolamenti diversi e questo preoccupa non solo le regioni del Mezzogiorno ma anche le imprese di qualsiasi territorio. Si complica la burocrazia e si sottrae competitività; dunque non è soltanto un problema del Sud”.

“Salta il principio di perequazione e di condivisione di alcune funzioni fondamentali – spiega ancora Alfieri – poiché lo Stato avrà meno soldi per affrontare alcune tematiche in quelle regioni che non sono oggetto di differenziazione”.

Anzitutto – è stato poi spiegato poi in conferenza stampa – si dovrà studiare come impostare il quesito referendario, e poi partirà la raccolta firme vera e propria, ma tutto si farà in tempi abbastanza celeri.

Il Partito Democratico ha intenzione di condividere l’iniziativa per arrivare al referendum abrogativo con tutte quelle forze (istituzionali e parte della società civile) che ritengono l’autonomia differenziata un grave errore.

Una volta partita la raccolta firme la prassi prevede che, per proporre un quesito referendario, si debbano raccogliere 500mila sottoscrizioni.

C’è poi anche la possibilità che, per far partire l’iter, si muovano in prima persona i consigli regionali.

Servirebbe la richiesta congiunta da parte di cinque assemblee legislative.

E ad oggi il centrosinistra governa proprio cinque regioni (Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Campania e Puglia).

La volontà dei dem, però, è provare ad allargare la base territoriale richiamando ad un senso di responsabilità verso i cittadini anche i governi regionali di centrodestra.

“Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – conclude il senatore Alessandro Alfieri – pur essendo di centrodestra, ha alzato la voce e noi gli chiederemo di firmare il referendum. Lo chiediamo anche al presidente della Regione Abruzzo per capire da che parte sta: lo sfidiamo a firmare per vedere se fa prevalere l’appartenenza partitica o l’interesse dei cittadini che amministra”.