27 Giugno 2024 - 11:34:58

di Martina Colabianchi

La sanità abruzzese affonda nei debiti delle Asl (122 milioni al 31 dicembre 2023), aumenta la mobilità passiva, continua il taglio dei servizi sanitari, lievita il costo dei trasporti pubblici, gli agricoltori sono in ginocchio a causa della peronospora e dei mancati aiuti promessi da governo e Regione, ma la giunta Marsilio pensa alle manifestazioni estive e a come appropriarsi di eventi creati dalla presidenza del Consiglio regionale, sancendo di fatto una spaccatura all’interno della maggioranza. Contestualmente, la giunta regionale si è appropriata di alcune iniziative organizzate dalla presidenza del Consiglio regionale, tra le quali il Festival del medioevo, il Festival dannunziano e la stessa Notte dei serpenti“. .

Così, in una nota, il segretario aquilano del Partito Democratico Daniele Marinelli a margine del Consiglio regionale svoltosi ieri e nel corso della quale è stato raddoppiato da 250mila a 500mila euro il contributo per la kermesse “La notte dei serpenti”. Già ieri, Movimento 5 Stelle e alcuni consiglieri dello stesso Partito Democratico avevano criticato il modo di amministrare le risorse dei cittadini da parte della Giunta e rimarcato la spaccatura all’interno della maggioranza, fatto smentito dal capogruppo Fdi in Consiglio Massimo Verrecchia che, a dimostrazione della compattezza del centrodestra, ha sottolineato la loro unità di intenti al momento del voto su tanti punti all’ordine del giorno.

Il problema però, al di là dello stato dei rapporti tra le forze politiche all’interno dell’Emiciclo, sembra piuttosto essere quello delle scelte compiute dalla Giunta in termini di spesa delle risorse.

Stiamo assistendo a una spasmodica ricerca di visibilità da parte del presidente e dei suoi assessori che, incapaci di rispondere alle esigenze della collettività abruzzese, cercano affannosamente momenti di gloria intestandosi il finanziamento di eventi culturali – prosegue Marinelli -. Una volta si diceva che, per ottenere il consenso popolare, occorreva praticare la politica del “panem et circenses”: qui non c’è neanche più il pane, restano solamente i giochi tristi del circo Marsilio“, ha concluso il segretario dem.