27 Giugno 2024 - 16:54:35
di Angelo Liberatore
Lettera aperta del Partito Democratico dell’Aquila al ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano, atteso domani in città per gli Stati generali della lettura.
Al centro della missiva, i dem aquilani pongono la vicenda relativa all’allestimento (completato o ancora da effettuare) di palchi per eventi nelle vicinanze delle Basiliche di Collemaggio e San Bernardino.
“Gentile ministro – è scritto nella lettera – saprà che l’anno passato c’erano state aspre polemiche sul posizionamento del palco che aveva ospitato alcuni eventi della Perdonanza Celestiniana; in molti avevano denunciato come l’allestimento del palco a ridosso di una delle facciate monumentali più belle del mondo, oltre ai rischi connessi, svelasse la volontà dell’amministrazione comunale di mettere al primo posto la mondanità dell’evento piuttosto che il messaggio universale di Celestino”.
“Persino l’allora sottosegretario con delega alla Cultura, Vittorio Sgarbi, aveva duramente contestato le scelte della Giunta – continuano gli esponenti aquilani del PD – spiegando che non bisognava “far diventare la Perdonanza una specie di ‘eccitanza’ per dimostrare che la città fosse viva”. E si era chiesto: “Qual è il migliore spettacolo che possa offrire al mondo questa città?” Non un palco di tubi innocenti, ma la facciata della Basilica”, la risposta che si era dato”.
“D’altra parte – dichiarano ancora i dem nella lettera indirizzata al ministro Gennaro Sangiuliano – la Soprintendenza alle Belle arti, nel rilasciare l’autorizzazione, aveva prescritto di attenersi “ad un uso dello spazio sacro e monumentale della Basilica dedicato alle sole celebrazioni religiose, sotteso anche all’iscrizione del rito della Perdonanza celestiniana nel Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”. Non solo: aveva chiesto che fosse garantita “la più ampia visibilità della facciata”, provando a sollecitare, tra l’altro, un ripensamento nell’organizzazione degli eventi”.
“Le prescrizioni – spiegano dal PD aquilano – vennero completamente ignorate”.
“Un anno dopo – continua la lettera – cittadine e cittadini hanno ritenuto di rivolgersi alla Soprintendenza per chiedere se anche quest’anno avverrà lo stesso, preoccupati che la Basilica possa essere nuovamente sottoposta a “trattamenti umilianti come quelli subiti lo scorso anno quando, a causa del palco collocato a pochi metri dalla sua facciata, non solo venne cancellata dalla vista e resa quasi inaccessibile ma si rischiò di metterne in pericolo la stabilità a causa delle vibrazioni sonore”, con il danneggiamento, tra l’altro, del manto erboso, prima – visti i risultati – inutilmente seminato, poi coperto e infine ripristinato, con esborso di fondi pubblici”.
A questo punto, dal PD aquilano si rivolgono in maniera diretta al ministro per la Cultura: “Intende approfondire con la Soprintendenza ciò che è accaduto l’anno passato? – la richiesta, e ancora – Interverrà per evitare che l’amministrazione attiva si faccia beffe delle prescrizioni formulate da chi, in nome dello Stato, tutela il patrimonio culturale del paese, ed in questo caso un monumento così importante come la Basilica di Collemaggio?”.
E poi, dal Partito Democratico dell’Aquila, anche la segnalazione riguardante un altro palco, quello montato nelle vicinanze della Basilica di San Bernardino.
“La Giunta comunale – spiegano i dem nella lettera al ministro Sangiuliano – ha ritenuto di installare anche quest’anno un palco assai impattante sulla scalinata della Basilica di San Bernardino, altro bene vincolato, due mesi prima dell’avvio delle attività estive previste, con un esborso economico notevole e con la conseguente occupazione permanente di uno spazio pubblico monumentale dal valore identitario e paesaggistico straordinario, in una città d’arte in ricostruzione”.
“Ci chiediamo – è scritto ancora nella lettera aperta – se le autorizzazioni siano state opportunamente richieste e rilasciate per tempo, se ci siano state prescrizioni da parte della Soprintendenza e se siano state rispettate. È stata depositata una richiesta di accesso agli atti in Consiglio comunale, in questo senso, ma non si è avuta ancora risposta sebbene i tempi dettati dalle norme siano ampiamente scaduti”.
“Per opportuna conoscenza – conclude la missiva indirizzata al ministro per la Cultura Gennaro Sangiuliano – le segnaliamo che il costo dei palchi, in questi anni di eventi estivi per cui sono stati impegnati dall’amministrazione comunale circa 37 milioni di euro, ha superato di gran lunga quello per le produzioni culturali e per gli artisti coinvolti”.