01 Luglio 2024 - 17:17:05
di Redazione
Si svolgerà domenica 7 luglio, dalle 14.30, a Capitignano il convegno Semino dunque Resisto, organizzato dallo stesso Comune dell’Alta Valle Aterno e dall’associazione Te.Co – Territorio & Comunità con il patrocinio dell’USRC – Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, il cui tema è il rilancio dei territori e dei paesi attraverso la valorizzazione delle produzioni agroalimentari tipiche, dei processi di ri-attivazione di comunità basati sullo sviluppo di progetti agricoli, sulla creazione di micro-filiere e sulla conservazione della biodiversità.
Si tratta di un confronto pubblico, diviso in due momenti, l’uno di ascolto delle esperienze, l’altro di confronto attraverso una tavola rotonda tematica, tra Enti istituzionali, come il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Maiella, l’USRC – Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, il GAL Gran Sasso Velino, e numerose realtà regionali e nazionali che da anni stanno sperimentando buone pratiche volte alla rigenerazione sociale e al rilancio economico tramite progetti di recupero di produzioni agroalimentari, la creazione di piccole economie locali e la salvaguardia dell’ambiente, quali Slow Food, le cooperative di comunità Rocca Madre di Pedaso (FM) e Tavola Rotonda di Campo di Giove (AQ), la CSA Semi di Comunità di Roma o l’Associazione di tutela del Peperone Dolce di Altino (CH).
Un convegno fortemente voluto dall’Amministrazione di Capitignano che non ha solo l’obiettivo di dare seguito al percorso di rilancio comunale basato sulla valorizzazione dei prodotti tipici come la pastinaca, ma che vuole altresì porsi per il futuro come momento di confronto continuativo per l’intero territorio rurale abruzzese, contribuendo alla condivisione di metodi e alla costruzione di una rete solidale e reale con il resto dell’Appennino. Semino dunque Resisto è, dunque, l’inizio di un lungo cammino che vuole portare maggiore attenzione sul settore agroalimentare e sulla conservazione della biodiversità ma anche aiutare comunità e territori, Enti e Istituzioni a strutturare progetti condivisi e politiche concrete per la rigenerazione socioeconomica dei paesi, delle aree interne e delle zone rurali, ricchissime di un potenziale che troppo spesso non riesce a trovare la giusta strada per svilupparsi.