02 Luglio 2024 - 09:29:17

di Redazione

“Pur a conoscenza di positive e condivisibili iniziative assunte dal corpo medico, questa organizzazione sindacale non poteva non intervenire a propria volta a tutela degli operatori dell’U.O. di Psichiatria del presidio ospedaliero dell’Aquila, ma anche degli stessi assistiti di quel reparto ed anche di tutti gli altri degenti, atteso che le patologie psichiatriche, non adeguatamente controllabili, possono
ripercuotere i loro effetti anche sui degenti di altri reparti e sfociare in episodi pericolosi”.

Lo scrive in una nota il segretario provinciale Nursind Samantha Boccia.

“È ormai annosa e mai risolta la problematica dell’eccedenza del numero di malati psichiatrici
ricoverati nel reparto ospedaliero rispetto al numero di posti letto di cui questo è dotato – aggiunge – da ciò discende per un verso un ingiusto e talora insostenibile sovraccarico di lavoro del personale,
peraltro già insufficiente rispetto allo standard assistenziale che grava ordinariamente sul reparto;
per altro verso espone il personale stesso, ma anche gli altri degenti, alle conseguenze dannose di
cui non rari episodi di cronaca collegati alla malattia mentale ci informano”
, aggiunge.

“Chiediamo alla direzione di prendere coscienza della gravità di questa situazione e, pur
auspicando soluzioni concordate ed adeguate, non nasconde la determinazione di avviare ogni
necessaria forma di lotta a tutela dei lavoratori, ma anche dei degenti di quella e delle altre U.O.
A tal fine annunciamo che in caso di mancato riscontro e ancor più della mancata adozione delle
misure necessarie, sarà attivato percorso conflittuale a mezzo della proclamazione dello stato di
agitazione e, se del caso, dello sciopero”
, conclude.