Il Fronte Aquilano ha celebrato L’Aquila Calcio che, nel 1934, salì in Serie B

15 Luglio 2024 - 09:28:46

Sono passati novant’anni da quando L’Aquila Calcio conquistò la
promozione in Serie B, categoria in cui poi si fece onore sino
all’epilogo dell’annata sportiva 1936-1937 (funestata – alla vigilia
della quarta giornata di campionato – dal noto incidente ferroviario
accaduto all’altezza della località reatina di Piani Poggio Fidoni, non
lontano dalla stazione di Contigliano).
Il trionfo del 1934, materializzatosi quando ancora non erano trascorsi
tre anni dalla fondazione del sodalizio rossoblù, fu riportato dai
giocatori della prima squadra della compagine presieduta dall’onorevole
Adelchi Serena al termine di una stagione sportiva rivelatasi ottima fin
dal principio: concluso in vetta alla classifica il raggruppamento G di
Prima Divisione, nel successivo gironcino finale (erano quattro, tutti
composti di quattro formazioni, ognuno dei quali metteva in palio una
promozione alla serie cadetta) gli Aquilani affrontarono il Gruppo
Sportivo Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck di Sesto San Giovanni,
l’Associazione Sportiva Pro Gorizia e l’Associazione Calcio Andrea Doria
di Genova.
Essendosi aggiudicata due dei primi cinque incontri e avendo pareggiato
in altrettante occasioni a fronte di una singola battuta d’arresto,
l’Associazione Sportiva L’Aquila (originaria denominazione del sodalizio
calcistico aquilano) arrivò l’8 Luglio 1934 alla sfida in casa
dell’Andrea Doria consapevole di potere concretizzare l’approdo alla B a
patto di uscire vincitrice dallo Stadio della Nafta (oggi intitolato a
Giacomo Carlini e Marco Bollesan) di Genova: vittoria fu – 1-3 – grazie
a una grande prova collettiva degli uomini guidati da mister Ottavio
Barbieri e alle reti di Walter Corsanini su rigore nel primo tempo e di
Renato Piacentini e Antonio Budini (segnatura quest’ultima realizzata
immediatamente dopo il goal che in maniera effimera aveva dimezzato lo
svantaggio doriano) nel secondo.
L’affermazione decisiva fu dunque ottenuta lungi dall’Abruzzo, ma
occorre sottolineare che i Rossoblù nelle partite interne – che furono
tutte disputate nel nuovissimo Stadio del Littorio, poi XXVIII Ottobre
(da molti decenni in qua dedicato a Tommaso Fattori) – non vennero
sconfitti neppure una volta per l’intera durata del torneo.

Appunto in occasione dell’anniversario della più importante delle
promozioni conseguite sul campo nell’arco della sua storia da L’Aquila
Calcio, il club di tifosi “Fronte Aquilano” ha dato vita nel centro del
Capoluogo d’Abruzzo a una piccola, sentita celebrazione cui hanno fra
gli altri presenziato due decani della stampa di casa nostra quali Dante
Capaldi e Fulgo Graziosi e gli storici giocatori rossoblù Luciano Di
Marcantonio e Valdo Cherubini (entrambi protagonisti dell’ascesa alla
Serie C/2, splendida e nel contempo tragica, dell’annata sportiva
1978-1979).
I partecipanti, dopo essersi adunati nei pressi della lapide
commemorativa che nel 2023 è stata apposta sulla facciata prospiciente
via Sassa del palazzo in cui era sito lo studio del dottor Paolo
Moscardi, all’interno del quale l’8 Ottobre 1931 – come riferito da “Il
Giornale d’Abruzzo e Molise” di tre dì più tardi – ebbe luogo la
riunione da cui scaturì la costituzione de L’Aquila Calcio, si sono
quindi disposti in piazza del Duomo dove il professor Enrico Cavalli ha
tenuto un’allocuzione per via della quale sono stati efficacemente
rievocati la promozione in Serie B e il contesto in cui essa si
concretizzò; a ciascuno dei presenti, inoltre, è stata donata una
cartolina celebrativa appositamente creata.
Non si è trattato dell’unica iniziativa in proposito del club di tifosi
rossoblù nato nel 2020: in vista di questo novantesimo anniversario,
infatti, una rappresentanza del “Fronte Aquilano” ha raggiunto Genova
allo scopo di recare un omaggio floreale alla tomba di Ottavio Barbieri,
che dopo una gloriosa carriera da calciatore vissuta indossando quasi
esclusivamente la maglia genoana (nonché, per ventuno volte, quella
della Nazionale) proprio alla guida dell’A.S. L’Aquila cominciò
vittoriosamente il suo percorso come trainer.
Per i membri del “Fronte Aquilano” è stato indubbiamente uno degli atti
dal significato più alto finora compiuti, impreziosito dall’essere stati
affiancati dalla nipote – la dottoressa Ottavia Barbieri – del grande
uomo di calcio genovese.
Parimenti toccante è risultata l’individuazione – sempre nel Cimitero
Monumentale di Staglieno – della sepoltura di Orlando Sain, il portiere
istriano che dopo essere stato artefice con i suoi compagni di squadra
della promozione del 1934 ulteriormente continuò a difendere i colori
aquilani per l’intero triennio in Serie B (comprese le prime due
partecipazioni de L’Aquila Calcio alla Coppa Italia) per poi giocare in
A con l’Ambrosiana-Inter nonché con il Novara e in seguito con il Genoa:
anche a lui, chiaramente rivolgendo il pensiero a tutta la rosa allenata
da mister Barbieri, con semplicità è stato tributato ogni onore.