16 Luglio 2024 - 16:41:13

di Martina Colabianchi

Ad inizio maggio abbiamo chiesto un incontro al Prefetto Di Vincenzo, in risposta alle sollecitazioni di cittadine e cittadini che, spaventati, lamentavano un aumento dei fenomeni di devianza in centro storico, preoccupati da alcuni gravissimi fatti di cronaca che non si erano mai verificati in città. Una nostra delegazione è stata ricevuta dal Prefetto, dal Questore De Simone, dal Comandante provinciale dei Carabinieri Mirante e dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza Lamanuzzi. Pur avendo ribadito in quella sede la nostra profonda inquietudine per ciò che stava accadendo, eravamo stati rassicurati sul fatto che L’Aquila potesse essere considerata una città sostanzialmente sicura“.

Così il Partito Democratico aquilano in una nota, che continua:

“Apprezziamo il fatto che, oggi, all’indomani dell’ennesimo fatto di cronaca, il prefetto Di Vincenzo abbia invece annunciato nuove e più stringenti misure di prevenzione, con la convocazione urgente di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica“.

Il tavolo tecnico è stato convocato dopo l’ennesima rissa scoppiata in centro storico lo scorso 14 luglio nella quale è rimasta ferita anche una giovane colpita da una bottiglia lanciata tra la gente. Accaduto che ha riacceso il dibattito e l’attenzione sulla questione sicurezza in città, questione che, in realtà, non ha mai smesso di preoccupare i cittadini aquilani esasperati dai continui episodi di violenza in zone anche centralissime del capoluogo.

Auspichiamo che il tavolo possa fornire risposte concrete alla escalation di violenze cui abbiamo assistito attoniti negli ultimi mesi – proseguono i dem -. Speriamo che anche il sindaco, silente sugli ultimi accadimenti, e che fino a qualche settimana fa raccontava L’Aquila come una delle città più sicure d’Italia, salvo poi rispolverare la retorica sovranista dell’invasione dei migranti voluta dalla sinistra – ricordiamo a Biondi che la destra governa da 2 anni il Paese, da 5 la Regione e da 7 la città, e che i fenomeni migratori sono ancora disciplinati dalla legge Bossi-Fini – si renda finalmente conto della situazione e capisca che la città va amministrata, non resa semplicemente oggetto di propaganda politica“.

Come chiediamo da tempo, serve una attenzione continua sui soggetti a cui è affidata la cura dei minori non accompagnati: il Comune è responsabile dei servizi specifici che vengono affidati a terzi, e deve esercitare costantemente la sua funzione di controllo. Serve una verifica puntuale, di concerto con la Prefettura, dei centri di accoglienza, dei requisiti in capo ai soggetti gestori e della qualità dei servizi che sono in grado di fornire“.

Serve una particolare attenzione per le ragazze e i ragazzi che, appena maggiorenni, escono dai percorsi di accoglienza e restano per strada, senza controllo: vanno attivati servizi specifici, con politiche sociali in grado di far interagire Istituzioni, terzo settore, mediatori linguistici e culturali oltre a psicologi e sociologi. E poi, lo ribadiamo da mesi, serve illuminare gli angoli bui e degradati della città: una comunità presente e partecipe è la miglior forma possibile di prevenzione dei fenomeni violenti. Servono luoghi della cultura aperti e gratuiti, spazi sociali accoglienti e inclusivi“, prosegue la nota.

Lo abbiamo chiesto tante volte, ora lo pretendiamo: va istituito un tavolo di concertazione e pianificazione permanente con forze dell’ordine, associazioni del terzo settore, residenti del centro, professionisti e commercianti, alla presenza di delegati dei gruppi consiliari di maggioranza e opposizione. Il tempo sta per scadere“, hanno concluso i democratici aquilani.