17 Luglio 2024 - 19:13:58
di Redazione
Piccoli e grandi interventi di rigenerazione urbana, con un valore compreso tra 256mila e 80 milioni di euro, che puntano a restituire alle città luoghi abbandonati o in disuso convertendoli in strutture dedicate alla cultura, al turismo, all’abitazione e a servizi per la comunità. Sono le caratteristiche principali dei 19 progetti presentati ieri ad Ancona, nella Mole Vanvitelliana, nel corso della terza tappa territoriale di Città in Scena, il Festival diffuso della rigenerazione urbana, dedicata alle regioni di Marche e Abruzzo promosso da Ance, Mecenate 90 e Fondazione Musica per Roma e organizzato con la collaborazione del Comune di Ancona e di Ance Ancona, Ance Marche e Ance Abruzzo.
Tante le iniziative presentate che spaziano in diversi ambiti e funzioni.
Per l’Abruzzo: il giardino fluviale di Pescara, la ricostruzione del forno pubblico di Onna, il progetto di riqualificazione edilizia e ambientale dell’area destinata a ex cava in località Lo Speno a Scontrone, il nuovo municipio di Avezzano, il recupero e la valorizzazione del tessuto urbano di Chieti, il quartiere Olmo di riccio a Lanciano, il cineteatro comunale di Teramo. Per le Marche l’area ex stadio Ballarin a San Benedetto del Tronto, la riqualificazione urbana dell’area Ex Ipsia e del fronte Darsena Bixio di Senigallia, l’ex magazzino e serbatoio dell’acqua della stazione di Fabriano, il restauro e il risanamento del complesso Fontevecchia a Fermo, la chiesa e il centro comunitario di Castel di Lama, la riqualificazione del centro storico di Ascoli Piceno, la rigenerazione oltre le mura a Jesi, l’ex convento di San Domenico a Pesaro, interventi di rigenerazione a Macerata e degli spazi pubblici della periferia storica di Ancona e ancora progetti di rigenerazione a Fano e Pesaro.
Una sfida quella della rigenerazione urbana che si interseca con la messa a terra dei progetti del Pnrr e che richiede una sempre più stretta collaborazione tra amministrazioni, imprese e società civile.
“Il tema è di grande attualità – ha detto nel suo intervento il Presidente di ANCE Abruzzo Enrico Ricci – e deciderà la configurazione delle nostre città per il futuro. I progetti presentati oggi, di iniziativa sia pubblica che privata, mostrano l’interdipendenza tra le due componenti che ha bisogno di essere rafforzata. Il dato che emerge è che le opere di riqualificazione presentate al festival sono di natura per lo più pubblica. Un dato che riflette quello generale. L’auspicio è che si riescano ad individuare strumenti capaci di incentivare la collaborazione tra le parti, anche attraverso società di partenariato pubblico-privato, per una progettualità maggiormente dinamica, moderna e utile alla collettività”.
Anche secondo il presidente di Ance Marche Stefano Violoni “le pubbliche amministrazioni e i portatori di interessi privati devono imprescindibilmente lavorare insieme al fine di attivare trasformazioni virtuose di contenitori e contenuti”.
Ha presenziato all’iniziativa la Presidente di ANCE Nazionale Federica Brancaccio che ha rafforzato il concetto:
“La trasformazione delle città non può avvenire se gestita solo dall’alto, ma deve essere una spinta costante di ciascuno di noi. Questo Festival itinerante ci sta mostrando tanti esempi concreti e di successo in Italia che vedono il coinvolgimento di tutte le forze e le energie che lavorano per e nelle città. È arrivato il momento di trasformarli in prassi ordinarie replicabili su ampia scala”.
Città in scena è un format che dà molti stimoli per il Sindaco di Ancona Daniele Silvetti, soprattutto ad una città come Ancona che è in fase di trasformazione.
Mentre l’’Assessore al Governo del Territorio della Regione Marche Francesco Baldelli, ha sottolineato come progettare un’opera non è solo congiungere punti e linee, ma pensare ad uno spazio dove poter migliorare la sicurezza e la qualità della vita delle persone che ci vivranno.
Solo se c’è questo obiettivo finale può dirsi vera riqualificazione.
Un concetto ribadito anche nel dibattito tra urbanisti e sociologi che ha concluso la giornata.
Dopo Ancona il Festival farà tappa a L’ Aquila, scelta come città simbolo per una edizione speciale dedicata interamente agli interventi di riqualificazione urbana che rientrano nell’ambito della ricostruzione post sismica.