19 Luglio 2024 - 17:23:11

di Redazione

 Nasce l’intergruppo parlamentare sulla prevenzione e le emergenze nelle aree interne, di cui sarà coordinatore e presidente il senatore aquilano Guido Liris, di FdI.

La presentazione si è tenuta nei giorni scorsi al Senato nel corso del convegno “La nuova sanità territoriale, le emergenze e le aree interne”, alla presenza dei ministri alla Salute Orazio Schillaci e alla Protezione Civile Nello Musumeci, non ha potuto partecipare al primo incontro, ma ha mandato i suoi saluti, il ministro per gli Affari europei, Politiche di coesione e PNRR, Raffaele Fitto.

Un intergruppo unico nel suo genere, creato appositamente per portare servizi sanitari nelle aree interne, sostituendo la definizione ‘costi’ con ‘investimenti'”, spiega Liris, medico ed ex assessore regionale al Bilancio e alle Aree interne.

“Sarà un intergruppo trasversale – aggiunge Liris – composto da esponenti di centrodestra e centrosinistra e che mi vedrà presidente con a fianco la co-presidente Daniela Sbrollini, di Italia Viva. Sono già 50 le prime disponibilità da parte dei parlamentari. A testimoniare l’importanza di questo nuovo gruppo la presenza del ministro alla Sanità e alla Protezione civile, perché se portare la sanità nelle aree montane è difficile, lo è ancora di più agire in emergenza. Sarà fondamentale anche il contributo del ministro Fitto, perché una efficiente programmazione dei fondi comunitari sarà indispensabile per superare i divari territoriali. Il grande interesse e la  partecipazione per questa presentazione testimoniano quanto il tema sia particolarmente sentito nel nostro Paese”.

Alla presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute; la senatrice Daniela Sbrollini, di Italia Viva, presidente dell’Intergruppo parlamentare sulla prevenzione e le emergenze sanitarie nelle aree interne, che sarà co-presidente del nuovo intergruppo; la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castellone, rappresentante del Movimento 5 Stelle; Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute; il senatore Franco Zaffini Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Sanità del Senato; il deputato Ugo Cappellacci, Forza Italia presidente della Commissione Sanità della Camera; la senatrice Beatrice Lorenzin, Partito democratico, componente della Quinta Commissione permanente del Senato, già Ministro della Sanità; la senatrice Elena Murelli, Lega, componente della Commissione Sanità Senato; il senatore Mario Occhiuto, Forza Italia, vicepresidente della Commissione parlamentare per il controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale; il senatore Ignazio Zullo, capogruppo Fratelli d’Italia Commissione Sanità del Senato.

Per l’Abruzzo presenti il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì e Deborah Visconti, sindaco del Comune di Sant’Eusanio Forconese e presidente dell’Unione dei Comuni montani.

“Grazie ai progressi scientifici, tecnologici e digitali potremo disegnare una sanità a misura dei cittadini – continua Liris – con la medicina di prossimità, dando risposte ai pazienti e portando una migliore qualità di assistenza e di vita, un monitoraggio costante, diagnosi precoci e tempestive e prevenzione. Da sottolineare come diagnosi precoci garantiscono anche minori spese per lo Stato, in quanto l’occupazione di posti letto in fase di patologie avanzate porta a costi maggiori”.

“Nel corso del tavolo – spiega ancora il senatore – è stato ribadito come sia necessario aggiornare i parametri del decreto Lorenzin, il DM 70, che non risponde agli indicatori utili a superare le difficoltà per costituire sia la rete ospedaliera che quella territoriale. Il nostro scopo sarà quello di colmare i limiti normativi, già con il DM 77, mettendo a disposizione case e ospedali di comunità a servizio delle realtà territoriali di difficile raggiungimento, anche attraverso la telemedicina e la teleassistenza”.

Come ha sottolineato il ministro Schillaci, “ai circa 13 milioni di italiani che vivono nelle aree interne dobbiamo dare la possibilità di curarsi vicino casa, senza più dover percorrere lunghe distanze, e anche a domicilio. Lavoreremo in questa direzione a tutela delle nostre comunità”.

Per il ministro Musumeci, “è necessario dotarsi di una struttura organizzativa che non può prescindere da un sistema integrato che coinvolga sanità e protezione civile, per una risposta emergenziale efficace e tempestiva”.