25 Luglio 2024 - 10:23:12

di Redazione

“Sulla situazione in cui si trova il Centro di riabilitazione territoriale ex articolo 26 a Collemaggio, la Confsal prende atto che è tutto fermo, nonostante la soluzione ci sia e sia attuabile da tempo. La situazione è sempre grave, del resto la struttura è quella e non è possibile migliorarla, ma solo trasferire il servizio negli spazi idonei. Visto, però, che nessuno si muove, sono pronto ad un presidio davanti alla struttura, coinvolgendo i diretti interessati, cioè gli utenti ed i loro familiari”.

Lo afferma in un comunicato Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato Confsal dell’Aquila, tornando a parlare della struttura di legno nell’ex presidio ospedaliero di Collemaggio che da anni ospita il Centro di riabilitazione territoriale ex articolo 26, struttura di cui si sono lamentati alcuni utenti e sulla cui difesa è intervenuto, in netto contrasto con Vivarelli, Antonello Bernardi, che della Unità operativa semplice di Dipartimento (U.o.s.d.) è direttore.

“Siamo nel pieno dell’estate – prosegue Vivarelli – il che significa che un eventuale trasferimento va fatto ora, non certo con la brutta stagione. Da parte nostra, non vogliamo assecondare chi non vuole trovare soluzioni, ma propone soltanto specchietti per le allodole e difese a dir poco sconcertanti di una struttura fatiscente, piccola e scomoda e che per di più si trova in un’area pericolosa della nostra città perché priva di controllo”.

“Purtroppo – prosegue l’esponente sindacale aquilano – chi ha responsabilità politiche è troppo impegnato a tagliare nastri e a partecipare a feste e sagre varie”.

“Noi, al contrario, intendiamo fare di tutto affinché questa situazione gravissima e vergognosa venga risolta al più presto e nel migliore dei modi, cioè spostando un servizio importantissimo nei locali, già disponibili all’interno del presidio ospedaliero ‘San Salvatore’ dell’Aquila, locali che i vertici della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila hanno individuato da tempo anche grazie all’interlocuzione con il nostro sindacato”, conclude Vivarelli.