29 Luglio 2024 - 17:25:22

di Redazione

È stato un caloroso abbraccio quello offerto dalla città dell’Aquila ai quindici professionisti che il 24 e il 25 luglio sono arrivati nel capoluogo abruzzese da ogni angolo d’Italia per esplorare ed esperire il potenziale del gioco quale strumento pedagogico.

L’evento ha dato spazio ad attività esperienziali, talk e laboratori che hanno permesso ai partecipanti di condividere prassi di gioco applicate nei più svariati contesti, dall’inclusione sociale di Cittadini di Paesi Terzi alla rigenerazione partecipata delle periferie urbane in linea con i principi del Nuovo Bauhaus Europeo.

“ApprendiMenti in Gioco” ha dimostrato come il gioco possa essere un potente strumento di trasformazione educativa, capace di sprigionare talenti e potenzialità. Il percorso condiviso ha rafforzato l’idea che il gioco sia una leva strategica per rinnovare l’apprendimento e promuovere una cittadinanza attiva e consapevole. “Siamo onorati del successo dell’ultimo Residenziale di CIAPE – ha affermato la Presidente di CIAPE, Eleonora Perotti È stato un tripudio di talenti, condivisioni e riflessioni sull’importanza del fare rete per vestire la pedagogia di curiosità, far sì che riesca a stimolare lo stupore e la meraviglia, a segnare insomma una traccia affinché l’apprendimento rappresenti un’esperienza da voler ripetere. Abbiamo compiuto un piccolo ma importante passo in avanti per combattere la povertà e “l’apatia” educativa.”

Alla sua quinta edizione, il residenziale formativo organizzato e diretto da CIAPE – Centro Italiano per l’Apprendimento Permanente ha messo in luce parole chiave fondamentali per l’innovazione didattica: coraggio, cura, pazienza, meraviglia, inclusione, trasformazione, relazione, rispetto, libertà. L’evento ha anche arricchito il Manifesto della Pedagogia del Bello – documento nato dalla consapevolezza che l’estetica possa essere un catalizzatore per l’apprendimento permanente, promuovendo l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva, la sostenibilità concepita in senso olistico – con un nuovo principio, nato dalla creatività di tutti i partecipanti, guidati attraverso la tecnica del caviardage.

Tutti e tutte a L’Aquila, dunque, perché l’educazione di qualità passa per la sua connotazione inclusiva, anche a scapito di ostacoli geografici e logistici! E non è un caso che l’evento abbia goduto di numerosi patrocini: hanno supportato l’iniziativa l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE, ANCI Abruzzo, il Comune de L’Aquila, Slow Food Abruzzo e la sua condotta aquilana. Le attività si sono svolte in luoghi-chiave dell’apprendimento non formale, come il vibrante caffè letterario LiberaMia, ma anche nei vicoli e nelle piazze del centro storico, offrendo l’ambiente ideale per un peer learning dinamico e coinvolgente.