30 Luglio 2024 - 16:27:15
di Redazione
Le Commissioni consiliari “Territorio, ambiente e infrastrutture” (II), “Agricoltura, sviluppo economico e attività produttive” (III), “Politiche Europee” (IV) e “Salute, sicurezza sociale, cultura, formazione e lavoro” (V), hanno espresso parere favorevole a maggioranza sui progetti di legge “Rendiconto generale per l’esercizio 2023” e “Assestamento al Bilancio di previsione 2024-2026”.
È intervenuto in audizione l’assessore al bilancio, Mario Quaglieri, e i funzionari dei dipartimenti regionali interessati. La Commissione Bilancio, competente nel merito, ha approvato a maggioranza il Rendiconto 2023 (Pdl n. 19), ora pronto per andare in Consiglio, e ha dettato i tempi per emendamenti e subemendamenti sulla norma di assestamento (Pdl n. 20). Il presidente D’Incecco ha fissato per la mattina di martedì 6 agosto la data della prossima Commissione, che sarà dedicata esclusivamente all’esame dell’Assestamento al Bilancio di previsione 2024-2026.
La Commissione Territorio, in chiusura dei lavori della seduta congiunta, ha inoltre votato all’unanimità la risoluzione di iniziativa del consigliere Giovanni Cavallari, e sottoscritta da tutte le forze politiche in Consiglio, che impegna il Presidente della Giunta regionale ad aprire un tavolo di confronto con Trenitalia sulla situazione delle biglietterie. In particolare si chiede che orari e giornate di apertura siano implementate, includendo anche il sabato come giorno di servizio. Inoltre, viene richiesta la riattivazione della biglietteria di Vasto (Ch) in aggiunta a quelle previste dal piano di sviluppo di Trenitalia.
La nota del vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Blasioli
L’assestamento di bilancio porta in dono un mutuo di almeno 50 milioni di euro per la realizzazione della nuova sede della Regione nell’area di risulta.
L’assestamento di bilancio regionale che ha iniziato oggi il suo percorso in Commissione prevede all’art. 14 la possibilità di accendere mutui per la realizzazione della sede unica della Regione Abruzzo all’interno dell’area di risulta. Una scelta che abbiamo sempre contestato in tutte le sedi.
In sostanza, dopo i protocolli d’intesa e le convenzioni sottoscritte tra il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo, si è ora alla ricerca dei finanziamenti finalizzati alla progettazione e alla realizzazione dell’opera, tra l’altro con un ritardo già importante rispetto al cronoprogramma formalizzato nell’accordo di programma dalla stessa Giunta Regionale e dal Comune di Pescara.
A fronte di questi sviluppi, siamo dunque chiamati ad una grande mobilitazione che riunisca non solo tutti i soggetti che non condividono la scelta di localizzare il palazzo istituzionale nell’area centrale della città, ma anche tutti coloro che auspicano una sede unica della Giunta regionale a Pescara che scongiuri l’attuale frammentazione in più immobili, e chi ritiene che localizzare una sede di prestigio, come quella della Giunta regionale, in una delle zone periferiche della città possa costituire un deterrente per episodi di delinquenza e criminalità, e quindi assicurare maggiori decoro e sicurezza nei quartieri critici.
Nel corso delle audizioni di oggi non ci è stato riferito granché, neanche in merito alla somma necessaria alla realizzazione del nuovo immobile, ma non poteva essere altrimenti considerato che, stando almeno alle voci che si rincorrono tra i corridoi della Giunta regionale, sembra alquanto probabile un ridimensionamento della sede da 20.000 a 10.000 mq.
Senza dubbio ne sapremo di più dopo il voto sul rendiconto di bilancio e l’assestamento, la cui approvazione è per la Regione condizione necessaria per accedere a un mutuo. Mutuo che in base ad alcune indiscrezioni dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 milioni di euro.
Nessuna novità invece sul procedimento relativo alla vendita dei due immobili di via Raffaello e viale Bovio. Le vecchie sedi della Regione, ormai in disuso da anni per inagibilità, sulla base di una legge proposta dal Governo Marsilio (art. 12 L.R. 32/2022) avrebbero dovuto essere alienate entro il 2023, mentre invece quegli immobili, ad oggi, non sono stati neanche oggetto di un avviso di vendita. Restano lì in totale stato di abbandono, alle prese con un inesorabile processo svalutativo, continuando a costituire un ricettacolo di sporcizia e degrado oltre che un evidente danno erariale per le casse regionali. E occorre ricordare, tra l’altro, che una parte degli 8,5 milioni che la Regione Abruzzo stimava di ricavare dall’alienazione degli immobili di viale Bovio e via Raffaello era proprio destinata alla realizzazione a Pescara della nuova sede unica della Regione.