30 Luglio 2024 - 12:03:54

di Martina Colabianchi

La ricostruzione degli immobili pubblici residenziali, a 15 anni dal sisma del 2009, è completata al 70%.

Questo il dato fornitoci da Isidoro Isidori, presidente dell’Ater della Provincia dell’Aquila, relativamente a quanto fatto e quanto ancora c’è da fare nell’edilizia pubblica aquilana, anche a fronte di numerose problematiche riscontrate nel corso degli anni e in via di superamento, nell’ultimo periodo, grazie ad un’accelerazione dovuta anche allo sfruttamento di importanti misure quali il Superbonus 110%.

In 15 anni sono stati portati avanti tutti i progetti che erano già stati realizzati nel 2012, l’anno a partire dal cui l’Ater ha iniziato a ristrutturare la maggior parte del patrimonio edilizio grazie alle progettazioni che erano state immediatamente affidate – spiega Isidori -. È accaduto poi, purtroppo, che gli incrementi dei prezzi che ci sono stati hanno reso difficile appaltare tutti questi progetti, perché mancavano o mancano dei fondi. Per questo, Ater ha operato in due modi diversi negli ultimi cinque anni: in primo luogo richiedendo al Cipess un incremento dei fondi, questo sia per gli immobili gestiti direttamente dall’Ater, sia per quelli di proprietà mista cioè a maggioranza Ater che invece vengono gestiti dal Provveditorato alle Opere pubbliche. Adesso la Cipe, il comitato interministeriale, dovrà prima di tutto provvedere agli incrementi che abbiamo chiesto“.

Dall’altro lato, – prosegue – per quanto è stato possibile, abbiamo accelerato i tempi grazie al Superbonus che è stato uno strumento oggettivamente importante per le Ater, tanto che con l’ultima riforma di marzo 2024 è stato previsto un accantonamento di 70 milioni di euro di credito d’imposta per le Ater per le ristrutturazioni post-sisma 2009. L’utilizzo di questi ulteriori fondi non è oltremodo facile in questo contesto storico in cui c’è bisogno di rapportarsi con l’Usr, anche se devo dire che il dottor Provenzano con noi è sempre stato straordinario perché ci ha sempre agevolati nel tentativo di trovare soluzioni per una rapida ricostruzione. Questa collaborazione, anche con il Provveditorato alle Opere pubbliche che è sempre stato disponibile a permetterci di accelerare i fenomeni ricostruttivi, ha portato a dei risultati importanti“.

Non conta tanto lo stato della ricostruzione, ma il numero di inquilini che ancora non riescono a tornare nelle proprie case e quello è il vero vulnus che abbiamo – continua il presidente Ater -. Ecco perché abbiamo dato un’accelerata ad esempio con Preturo e con i lavori del Superbonus che stanno andando alla grande, Passando a Preturo, si può vedere che la prima palazzina è già esternamente completata e stanno già facendo gli impianti, mentre le altre sono in corso di costruzione. La nostra emergenza è stata sempre quella di dare dignità agli inquilini, che vengono sempre per primi“.