04 Agosto 2024 - 10:00:50

di Redazione

Recentemente, la Asl aquilana ha deliberato l’assunzione di tre dirigenti amministrativi, attingendo a due graduatorie diverse. Secondo il Partito Democratico, con nota del suo segretario cittadino Nello Avellani, tale comportamento non rispecchia le procedure dettate dalle norme in vigore, quindi, chiedono di annullare, in autotutela, gli atti già protocollati. Ecco la nota integrale:

“Nel magico mondo della Asl aquilana, costretta ad un piano di rientro lacrime e sangue per i debiti milionari maturati in questi anni di mala gestione, afflitta da una carenza oramai cronica di medici e infermieri costretti ad operare in condizioni estreme, privi in alcuni casi persino di materiali e dispositivi, succede che, in piena estate, si assumano tre dirigenti amministrativi – e una quarta assunzione è in arrivo – non per mezzo di un concorso ma attingendo a due diverse graduatorie relative a precedenti concorsi per dirigenti indetti da altri enti.

Avete capito bene: la Asl provinciale, invece di effettuare lo scorrimento di una unica graduatoria per tre profili, ha deciso di attingere da due diverse graduatorie, contemporaneamente: una relativa ad un concorso indetto dal Comune dell’Aquila ed approvata il 3 novembre 2023 per un posto da dirigente di area amministrativa e contabile e l’altra relativa ad un concorso indetto dal Consiglio regionale e approvata addirittura il 27 luglio 2021.

Una scelta incomprensibile. 

A pensar male, e non vogliamo farlo, verrebbe da dire che si siano ‘scelti’ i candidati giusti; d’altra parte, tra i nuovi dirigenti Asl ci sono profili noti: tra loro, l’assessora al Comune dell’Aquila Manuela Tursini.

Tralasciando per il momento che la Asl, stando a quanto si legge sulla stampa, avrebbe bandito un concorso per la selezione di dirigenti amministrativi nel 2022, non portandolo però mai a compimento, come mai si è deciso di attingere a due diverse graduatorie? Tra l’altro, la graduatoria del concorso bandito dal Consiglio regionale – e da cui è stata assunta l’assessora comunale – era scaduta il 26 luglio 2023, ed è stata poi prorogata per un anno dalla Regione che vi ha attinto proprio agli sgoccioli: una scelta che solleva parecchi dubbi di costituzionalità. 

Non solo: il concorso era per dirigenti generici e non per dirigenti amministrativi contabili, come stabilito dal piano di fabbisogno dell’azienda sanitaria.

Eppure, era disponibile un’altra graduatoria ancora aperta – a quanto ci risulta – riferita ad un concorso della Giunta regionale proprio per dirigenti amministrativi contabili: se ciò è vero, come mai non si è attinto a quella specifica graduatoria?

Ricordiamo altresì che la legge 6/2009 di Regione Abruzzo, all’articolo 26/bis, prevede che le Asl abruzzesi – enti strumentali – utilizzino graduatorie vigenti del Consiglio o della Giunta regionale: come mai si è attinto, anche, alla graduatoria del Comune dell’Aquila?

E come mai, ci chiediamo ancora, è stato richiesto persino un parere all’avvocato Celotto per poter attingere a quella specifica graduatoria? Possibile che una Asl, in piano di rientro, incapace di garantire persino la fornitura di dispositivi nei reparti, abbia trovato tempo e risorse economiche per rivolgersi ad un consulente esterno così da dare giustificazione ad una procedura che si sarebbe potuto- e dovuto – evitare?

Infine: il Consiglio di Stato ha chiarito che, prima di attingere da graduatorie di altri Enti, si dovrebbe procedere con un avviso di mobilità: si è proceduto con l’avviso? E se non lo si è fatto, la decisione è stata opportunamente motivata come previsto dalle norme?

Chiediamo alla Asl 1 di revocare, in autotutela, le deliberazioni assunte; intanto, non possiamo non riconoscere come nei concorsi indetti dal Comune dell’Aquila, dalla Regione e da altri enti strumentali, si siano fatte valere professionalità vicine al centrodestra cittadino che, passate da incarichi di staff o in altro modo fiduciario, dimostrano poi le loro competenze vincendo o piazzandosi in posizioni favorevoli per futuri scorrimenti. I casi, in effetti, sono davvero numerosi. Davvero numerosi.”