05 Agosto 2024 - 16:21:30
di Redazione
Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato stamani il planivolumetrico di coordinamento per la realizzazione di un edificio commerciale in località Sant’Antonio, all’ingresso ovest della città.
A favore del provvedimento hanno votato 17 consiglieri (Fdi, Lega, L’Aquila Futura, Civici e Indipendenti per Biondi, Udc, gruppo Misto), 4 i voti contrari (Pd e L’Aquila Coraggiosa), mentre Il Passo possibile e L’Aquila Nuova si sono astenuti.
“Il provvedimento interessa una superficie complessiva di 15mila metri quadrati – ha spiegato l’assessore alle Politiche urbanistiche, Francesco De Santis, illustrando la deliberazione in aula – e ha un importante impatto a vantaggio della città. Da una parte, in applicazione della rotazione urbanistica, si consente la realizzazione di un edificio commerciale, ma soprattutto si interviene, senza oneri a carico del Comune e con spese completamene sostenute dalla ditta che ha richiesto tale cambio di destinazione d’uso, sulla viabilità in una zona nevralgica. Innanzitutto sarà effettuata una riqualificazione complessiva dell’area nelle interconnessioni tra la statale 17, viale Corrado quarto, via dei Farnese e via Salaria Antica est. Oltre quattromila metri quadrati saranno destinati a parcheggio pubblico, con stalli anche per gli autobus, La nuova viabilità della zona, con via degli Aragonesi e dei Farnese a doppio senso di marcia, risulterà più fluida e anche più sicura in considerazione del nuovo svincolo di collegamento con via Salaria Antica Est”.
“Si tenga conto – ha aggiunto l’assessore De Santis – che il privato dovrà investire oltre 1 milione di euro per le opere di urbanizzazione. L’interesse pubblico pertanto è tangibile e di spessore, poiché la città avrà un accesso, quello ovest, cioè notoriamente il più trafficato, certamente più funzionale”.
La nota del Pd
Stamane, in Consiglio comunale, il nostro gruppo consiliare ha espresso voto contrario rispetto alla proposta di un planivolumetrico per la realizzazione di un nuovo insediamento commerciale in zona Sant’Antonio.
Sia chiaro, non siamo contro l’intrapresa privata e, anzi, è legittimo che un imprenditore provi a valorizzare le sue proprietà. Tuttavia, l’intervento s’inserisce all’interno di una vera e propria strada-mercato non pianificata, un’area commerciale che nel tratto di 2 km – da Centi Colella a Sant’Antonio – vede la presenza di decine di attività commerciali di piccole o medie dimensioni, con una viabilità modificata già numerose volte, una mobilità inadeguata ed una serie di funzioni complesse – tra cui, il terminal dei bus – che con l’area di Piazza d’armi meriterebbe una pianificazione adeguata.
Il voto di contrarietà ha voluto rappresentare l’ennesima denuncia del lassismo della Giunta Biondi che, in questi anni, ha abbandonato qualsiasi attività di pianificazione urbanistica lasciando che a dettare le scelte fossero gli interessi privati degli imprenditori.
Una politica scellerata che sta minando lo sviluppo futuro della città e, tra l’altro, penalizza gli imprenditori stessi che dovrebbero poter investire sapendo cosa si può costruire, dove e con quali modalità, ed invece sono costretti a ‘contrattare’ continuamente con l’amministrazione.
La triste verità è che il piano regolatore generale è diventato “la tela di Penelope dell’amministrazione”, uno strumento destinato a non arrivare mai ad approvazione, e proprio per questa ragione utilizzato come pretesto per giustificare la possibilità di affrontare solo il particolare, secondo un modello ormai consolidato di urbanistica on demand.
È ora di dire basta a queste modalità, è ora di pretendere che la città si doti di strumenti di pianificazione adeguati ai tempi e alle mutate esigenze.
Basta con la farsa rispetto ai presunti passi avanti nella redazione del nuovo PRG, annunciati ciclamente: si dica che si è fallito e si passi, almeno, all’utilizzo di strumenti urbanistici più flessibili e veloci come Masterplan o Piani di Recupero Urbano focalizzati a determinati ambiti della città, in modo che tra il generale e il particolare si approcci a questo tema con un quadro di riferimento di media scala.
Sarebbe miope puntare il dito contro le proposte dei privati.
Il commento del consigliere Lorenzo Rotellini
“Il nostro territorio non avverte le necessità di un nuovo parco commerciale che andrebbe a penalizzare ulteriormente il commercio di prossimità, l’artigianato e le produzioni di qualità, oltre, ovviamente a contribuire allo svuotamento del centro storico e delle sue frazioni. Non è una posizione contro qualcuno ma a favore della piccola distribuzione, dei negozi di prossimità, delle botteghe dove trovare le eccellenze del territorio, delle vetrine allestite con coraggio da chi ha deciso di riaprire nel centro storico. Ogni saracinesca che si abbassa definitivamente è lavoro di qualità che si perde. L’obiettivo di noi consiglieri dovrebbe essere quello di difendere le piccole attività commerciali già provate da pesanti rincari e inflazione e che ulteriori insediamenti di grande distribuzione andrebbero a indebolire ulteriormente. Proprio per questo, in mattinata ho votato contro la costruzione dell’ennesimo centro commerciale nella zona Ovest della città, come già avevo fatto per il progetto di Centi-Colella. La discussione in Consiglio ha riguardato l’area antistante il MySuite. Nel giro di pochi metri secondo la giunta comunale dovranno coesistere 3 centri di media distribuzione. Nella delibera non è previsto, per esempio, il terminal di interscambio per i pullman, che sarebbe stato molto utile in quella zona. Cosa ci guadagnerà il pubblico? Solamente alcuni parcheggi a servizio della Chiesa di Pile che verrà realizzata nei prossimi anni e zero aree verdi. Può essere questo interesse pubblico? Nuovamente si decide di mettere davanti l’interesse di un privato. Stiamo purtroppo diventando la città dei centri commerciali, un giorno ci spiegheranno chi farà acquisti in tutti questi negozi”.