Di Marco su ferrovia: "Chiederemo che la risoluzione arrivi al Consiglio del 6 per dare voce e supporto alla comunità e coinvolgeremo Picierno e Decaro"

06 Agosto 2024 - 17:30:46

“Stiamo lavorando perché la mia risoluzione sul raddoppio ferroviario
allarghi il suo perimetro e diventi un atto votabile da tutto il
prossimo Consiglio regionale. Non è possibile lasciare a se stessa una
popolazione che necessita di ascolto e di assistenza sulle procedure
richieste dall’attuazione del progetto sul raddoppio ferroviario. La
manifestazione di ieri a Manoppello dimostra questo e chiede supporto
insieme a un’ultima possibilità: ragionare sull’attuabilità di una
variante che eliminerebbe gli impatti peggiori dell’opera. Dispiace non
aver visto compatte tutte le istituzioni comunali su questo intento”, il
commento del consigliere regionale Pd Antonio Di Marco vicepresidente
della Commissione Infrastrutture.

“La politica può fare molto, in Abruzzo, a Roma e anche a Bruxelles –
sottolinea Di Marco – . Non a caso abbiamo investito del problema anche
gli eurodeputati Pina Picierno e Antonio Decaro, rispettivamente
vicepresidente del Parlamento europeo e presidente della Commissione
Ambiente. Stiamo organizzando una visita su quello che sarà il futuro
cantiere del raddoppio ferroviario, vogliamo portarli qui perché, con il
loro ruolo, possano aiutarci ad aprire una breccia positiva sulla
delocalizzazione proposta dalla Variante Plus su un terreno dove non ci
sono né case, né attività e dove i milioni di euro investiti in passato
proprio per contenere i rischi ambientali sull’area intorno
all’interporto, potranno essere produttivi e non cattedrali nel deserto.
Dobbiamo ragionare su questo, prima che la mobilitazione legittima dei
Comitati, sia Comferr che gli altri e quella dei cittadini si trasformi
in altro. Dobbiamo evitare che contro l’opera si scatenino rabbia, odio
e iniziative legali, affinché il cantiere non diventi una trincea in cui
si consuma la contrapposizione fra territori e istituzioni. La Regione
non può non rappresentare la comunità, deve scendere in campo e fare da
garante, un ruolo che finora non abbiamo visto rappresentato in quello
che è un fronte dove la gente e i Comuni sono stati lasciati soli a
trovare la propria strada: chi a sostenere la possibilità di un progetto
ancora realizzabile tramite la variante, chi a sostenere il cantiere per
avere benefici in opere”.