06 Agosto 2024 - 19:17:23
l’Assestamento di Bilancio e rinviano la discussione a fine agosto: una
vera e propria bocciatura dell’operato dell’Assessore Quaglieri che
mette in luce la spaccatura che si sta consumando tra le mura di casa
del centrodestra, costretto a navigare a vista anche sui provvedimenti
fondamentali per il funzionamento dell’Ente. In aula, quindi, è arrivato
solo il Rendiconto 2023, a nostro avviso impossibile da votare visto il
grave stato in cui versa attualmente la Regione Abruzzo” ad affermarlo
sono i consiglieri di opposizione che compongono il Patto per l’Abruzzo,
che nella seduta odierna hanno affidato al Capogruppo Luciano D’Amico la
dichiarazione di voto contraria.
“In questo Rendiconto è tradotto in numeri tutto il fallimento del
centrodestra alla guida della Regione – spiegano i consiglieri regionali
– solo qualche esempio: in sanità, nonostante oltre 3 miliardi di euro
di risorse stanziate, le aziende sanitarie hanno presentato
all’improvviso un disavanzo di 128 milioni, mentre si conferma l’elevato
saldo passivo della mobilità (meno 109 milioni) e lo sforamento della
spesa farmaceutica, che vede l’Abruzzo al quarto posto per maggior
sforamento a livello nazionale. Sempre in ambito sanità, sui LEA, si
assiste a un peggioramento continuo e addirittura alla voce
“prevenzione” si scende al di sotto della sufficienza. Si è arrivati a
un punto in cui sul programma di antibiotico resistenza l’Abruzzo non ha
preso fondi poiché il Comitato tecnico di valutazione ha ritenuto non
soddisfacente la relazione presentata. Inoltre, nel giudizio di
parificazione della Corte dei conti emerge che la Regione Abruzzo è
l’ultima, tra le regioni in transizione, per l’avanzamento di spesa dei
fondi europei; così come un giudizio poco lusinghiero viene espresso
sulla gestione delle partecipate. E ancora, secondo un recente studio
della CGIA di Mestre, la nostra regione, insieme solo all’Umbria, non
ha ancora recuperato il livello di PIL pre-covid, mentre altre regioni,
come la Puglia, viaggiano a circa un più 7%. Come se non bastasse, per
il 2024 in Abruzzo si prevede un tasso di crescita del PIL del solo 0,23
%, rispetto al dato nazionale del 0,71%, nonostante l’azione espansiva
del PNRR.
Un Rendiconto che comporta questi risultati negativi è impossibile da
votare e certifica il fallimento del Presidente Marsilio e della sua
maggioranza su aspetti strategici e fondamentali per la qualità della
vita degli abruzzesi. A nostro avviso è necessario un reale cambiamento
di rotta nella gestione delle risorse pubbliche; pertanto, quando il
centrodestra riuscirà a portare in aula l’Assestamento di Bilancio,
continueremo a chiedere l’abrogazione della Legge mancia al fine di
destinare le maggiori entrate lì dove davvero c’è necessità, tracciando
così una scala di priorità per gli interventi in funzione delle
competenze dell’Ente e delle reali esigenze dei cittadini” concludono.