07 Agosto 2024 - 10:56:28

di Redazione

“Le risorse del Fondo di sviluppo e coesione si inseriscono nella grande sfida del Paese e rappresentano una risorsa fondamentale per il sistema economico dell’Abruzzo e per il settore delle costruzioni. Per dare immediato avvio agli interventi è auspicabile la definizione, da parte della Regione Abruzzo, di uno strumento per anticipare le spese di progettazione, da recuperare dai quadri economici al momento del concreto trasferimento delle risorse agli enti appaltanti”.

E’ la proposta lanciata dal presidente dell’Ance Abruzzo, Enrico Ricci, alla Regione. “Insieme al Pnrr e ai fondi strutturali, oltre il Fondo complementare, alimentato dal bilancio pubblico, le risorse del Fondo di sviluppo possono dare concreta applicazione agli investimenti indicati nei Programmi finanziati dall’Unione europea. Con la firma dell’Accordo per le politiche di coesione tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il 7 febbraio scorso, all’Abruzzo risultano assegnate risorse per circa 1 miliardo e trecento milioni di euro”, ricorda Ricci, “all’interno di questo programma di finanziamenti, sussistono interventi già appaltabili ed altri con un livello di definizione allo stadio preliminare”.

Per quest’ultimi, gli enti beneficiari per far partire i lavori devono dotarsi dei relativi progetti, ma in molti casi mancano le risorse per affidare i servizi di progettazione. “Un paradosso”, sottolinea Ricci, “che porta a non rendere operativi interventi già finanziati per la mancanza dei fondi necessari a completare la fase progettuale. A volte ci si rammarica che in presenza di notevoli risorse pubbliche programmate e disponibili i relativi lavori non procedano con immediatezza: in genere questa mancata sincronia fra programmazione degli interventi da realizzare e delle relative risorse da parte della Pubblica
amministrazione ed esecuzione degli stessi da parte delle imprese viene attribuita alle implicazioni “burocratiche” necessarie per pervenire all’appalto dei lavori, ma in realtà una delle problematiche reali che dilatano i tempi è rappresentata dalla progettazione delle opere per le quali non si è provveduto prima della programmazione”
.

Secondo il presidente Ance Abruzzo “la progettazione accurata è sempre uno strumento che evita sorprese e problemi durante il corso dei lavori e la nuova normativa sui contratti impone un approccio tecnico analitico alla definizione delle stesse. La necessità di procedere con urgenza per rendere compatibili i tempi massimi dati per l’esecuzione delle opere a volte determina che per le attività di progettazione siano concessi dei tempi estremamente ristretti”.

L’Ance propone una soluzione che consenta di anticipare i tempi di progettazione delle opere programmate e invita la Regione “ad attivare un fondo di rotazione specifico, con la Cassa depositi e prestiti, per anticipare le spese di progettazione, da recuperare successivamente, a trasferimento delle risorse avvenuto, quindi senza ulteriori costi rispetto ai fondi originariamente stanziati.
Su questa proposta – peraltro già presente nel documento Ance Abruzzo, redatto in occasione della scorsa consultazione regionale – siamo disponibili ad aprire un confronto costruttivo con la Regione e a dare il nostro supporto, come categoria”.

Il Fondo di sviluppo e coesione 2021 – 2027 rappresenta una leva importante per il settore delle costruzioni in Abruzzo, un motore di crescita per un comparto che, nel 2023, ha fatto registrare 4.731 imprese attive in regione e oltre 13.700 cantieri conclusi, di cui 4.297 pubblici e 9.419 privati. Le previsioni sull’andamento nazionale dell’ANCE per il 2024, complice anche il persistere di un incerto e
difficile quadro geopolitico internazionale, sono negative (-7,4% su base annua per gli investimenti in costruzioni). Tale risultato risente soprattutto del mancato apporto espansivo degli interventi di recupero abitativo. Segni negativi si registrano anche per la nuova edilizia abitativa (-4,7%) e il non residenziale privato (-1%); di contro, si prevede un’ulteriore e sostenuta crescita negli investimenti in opere pubbliche (+20%), legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del Pnrr.

Sono 190 i progetti inseriti nel Fondo di sviluppo e coesione 2021- 2027: 28,3 milioni per ricerca e innovazione, 120 milioni per competitività, cultura e digitalizzazione, 370 milioni di euro per ambiente e risorse naturali, 362,1 milione di euro per trasporti e mobilità, 225,5 milioni per la riqualificazione urbana, 21,8 milioni per sociale e salute e 39 milioni per la capacità amministrativa. In particolare, sono previsti interventi per banda larga e ultra larga nei comuni e servizi digitali per le imprese, sviluppo delle infrastrutture, agricoltura e turismo, prevenzione dei rischi, adeguamento delle reti idriche, bonifiche siti inquinanti, differenziazione dei rifiuti, sviluppo del turismo, dello sport e della cultura e valorizzazione del paesaggio, interventi di sostegno al trasporto pubblico, sviluppo di porti, aeroporti e viabilità, riqualificazione e messa in sicurezza edifici pubblici, sostegno alle strutture sociali e interventi di supporto alla pubblica amministrazione.