07 Agosto 2024 - 12:26:33

di Tommaso Cotellessa

Continua a far discutere la delibera relativa alla realizzazione di un nuovo supermercato nel quartiere di Sant’Antonio, nella zona ovest dell’Aquila.

Dopo l’intervento del gruppo consiliare del Passo Possibile, con il quale si richiamava l’amministrazione ad elaborare una visione urbanistica della città dell’Aquila senza procedere con interventi di carattere episodico, oggi è il consigliere d’opposizione Paolo Romano sul tema.

In merito alla vicenda citata Romano invoca un’operazione verità che richiami in causa amministrazioni passate e presenti; annuncia inoltre la richiesta di una seduta della II commissione consiliare all’interno della quale si affrontino i problemi infrastrutturali irrisolti della zona ovest della città dell’Aquila.

“La zona ovest dell’Aquila – scrive il consigliere – è uno dei biglietti da visita dell’Aquila perché si pone a tutti gli effetti come l’ingresso e l’uscita dalla città. Una zona che soffre tante criticità ma che offriva altrettante potenzialità. Criticità e potenzialità della zona ovest non possono essere oggetto di discussione cittadina solo davanti ad una rotazione d’area di un privato che, avendo fatto ricorso al tar in presenza di area a vincolo decaduto, ha avuto nel 2010 – ben 14 anni fa – un commissario ad acta che ha normato l’area permettendogli la realizzazione di commerciale e direzionale; la questione andava semmai affrontata nei tempi giusti con tutte le pianificazioni necessarie all’interno delle amministrazioni che nel frattempo si sono succedute e che hanno avuto sette anni ciascuna per espropriare il privato e realizzare verde e parcheggi pubblici all’interno di un piano ben definito”.

“Ma – prosegue Romano – dirò di più: quello delle aree a vincolo decaduto che rinormate dai commissari hanno, purtroppo legittimamente, dato luogo a diversi centri commerciali in città saturando il territorio, era un bubbone che avrebbe dovuto essere affrontato molti anni prima del terremoto, proprio per non doverne pagare le conseguenze; c’è voluto un assessore della Giunta Cialente che pur nella complessità delle questioni post sisma ha affrontato e risolto un bubbone che stava aprendo una voragine nella pianificazione del territorio aquilano”.

Il consigliere sottolinea dunque che, seppur legittima, la realizzazione del nuovo supermercato costituirà un attrattore di traffico in una zona già congestionata: “i cittadini dovrebbero chiedere conto all’amministrazione che oggi governa quanti e quali interventi di pubblico interesse si sarebbero potuti ottenere realizzandovi per tempo un progetto pubblico di verde e parcheggi e anche per quale motivo uno dei grandi assenti a qualunque tipo di discussione sul futuro della città è ancora il Nuovo Piano Regolatore da sette anni fermo sulle scrivanie dell’urbanistica o quantomeno un’idea generale di pianificazione come i masterplan e i piani di settore.”

Riguardo la necessità di un’attenta discussione in sede di commissione Roamano spiega che è necessario affrontare la regolamentazione delle partenze e degli arrivi del trasporto extraurbano, delle fermate delle linee urbane e della sosta oltre che dell’area taxi oggetto già di diverse commissioni durante gli ultimi anni. Inoltre per il consigliere è necessario affrontare anche i problemi che affrontano i pendolari, quotidianamente a rischio multa, e i turisti in visita.

“L’Aquila capitale della cultura è tale se non prescinde dall’offerta infrastrutturale” così conclude Romano.