13 Agosto 2024 - 18:52:01

di Martina Colabianchi

Il riconoscimento dello Stato di Emergenza da parte del Governo centrale per la situazione di grave crisi idrica che, in queste settimane, sta interessando il territorio abruzzese ed in particolare il chietino.

È l’obiettivo prioritario sul quale la Regione, supportata dall’Agenzia regionale di protezione civile, sta lavorando all’esito della riunione di ieri della Cabina di regia permanente per l’emergenza idrica in Abruzzo, presieduta dal vicepresidente ed assessore con delega Sistema idrico e Agricoltura , Emanuele Imprudente, alla presenza anche dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca.

Tavolo al quale hanno preso parte oltre alla Regione tutti gli enti gestori del Sistema Idrico coinvolti, a partire dall’ERSI Abruzzo, l’ente regionale del servizio idrico.

La richiesta del riconoscimento dello Stato di Emergenza viene anche dal presidente della provincia di Chieti, Francesco Menna, che ha chiesto anche l’istituzione di un tavolo permanente sulla crisi idrica.

La scarsità delle risorse, che ormai si protrae da settimane, ha raggiunto livelli allarmanti, costringendo i gestori a implementare misure drastiche e impopolari, come la sospensione dell’erogazione dell’acqua già a partire dalle ore 18 fino alle 6 del mattino successivo – scrive Menna. Tali interruzioni sono quotidiane e stanno avendo un impatto devastante su tutti i settori della vita civile ed economica del territorio, in particolar modo durante questa cruciale settimana estiva per il turismo sia montano che marino“.

Per Menna, che è anche sindaco di Vasto, “la situazione attuale richiede un intervento immediato e coordinato a livello regionale e nazionale, attraverso la dichiarazione dello stato di emergenza per dare risposte concrete alle legittime preoccupazioni della popolazione e degli operatori economici attraverso l’allocazione e l’attivazione immediata di consistenti risorse finanziarie in grado di supportare le comunità locali e i settori economici maggiormente colpiti da questa emergenza, con particolare attenzione alle necessità primarie della cittadinanza“.

Una necessità, quella di arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza da parte del governo nazionale, visto che i dati oggettivi sulla carenza di acqua non avevano raggiunto livelli così scarsi dal 2007.

Nello specifico, la proposta di dichiarazione di stato di emergenza, che è in via di definizione da parte dell’Agenzia regionale di Protezione civile, non appena verrà completata la fase istruttoria e di raccolta dati, sarà firmata dal presidente della Giunta regionale Marco Marsilio ed inviata a Roma.

In occasione dell’incontro di ieri, è stato fatto il punto sulle maggiori emergenze esistenti sul territorio regionale in tema di carenza idrica e sono state anche approfondite le misure straordinarie previste dai Piani di emergenza dei gestori. In primo luogo, l’utilizzo di autobotti al servizio delle popolazioni dei Comuni dove l’acqua non arriva, la predisposizione di turnazioni nell’erogazione dell’acqua per limitarne il consumo e le riduzioni di portata della risorsa idrica.