20 Agosto 2024 - 18:49:30

di Tommaso Cotellessa

L’inizio dell’anno scolastico 2024/25 in Abruzzo si apre con vecchi problemi che continuano a riproporsi, in particolare per il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario).

Nonostante le richieste della FLC CGIL per un incremento dell’organico e la stabilizzazione del personale, i numeri ufficializzati dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR) confermano un quadro preoccupante: su 861 posti disponibili, solo 289 saranno coperti attraverso le immissioni in ruolo, lasciando scoperto oltre il 65% delle posizioni.

La distribuzione delle assunzioni, che avverrà tramite procedura telematica, evidenzia una disomogeneità tra le province abruzzesi. Nello specifico:

  • Chieti: 87 immissioni su 259 posti disponibili
  • L’Aquila: 78 immissioni su 235 posti disponibili
  • Pescara: 65 immissioni su 196 posti disponibili
  • Teramo: 59 immissioni su 171 posti disponibili

Complessivamente, si tratta di un totale di 289 immissioni in ruolo, a fronte di 861 posti vacanti. Questo significa, come denuncia il sindacato, che solo un terzo delle posizioni sarà stabilizzato, con gravi ripercussioni sulla qualità del servizio scolastico.

Per questo motivo la FLC CGIL ha espresso tutta la sua insoddisfazione riguardo al permanere del limite assunzionale, che permette di coprire solo il turn over, lasciando così scoperti numerosi posti vacanti. La richiesta del sindacato, a livello nazionale, è quella di un intervento legislativo che modifichi la legge 107/2015, la quale attualmente finanzia le assunzioni su tutti i posti liberi solo per i docenti, discriminando il personale ATA.

Ma per la sigla sindacale le criticità non si fermano qui: negli ultimi 15 anni, il personale ATA ha visto un taglio del 25% dei posti disponibili, mentre il carico di lavoro è in costante crescita. Anche con l’attribuzione di un organico in deroga da parte dell’USR (pari a 354 unità), la situazione rimane precaria. Senza un incremento delle posizioni, molte scuole abruzzesi potrebbero trovarsi in difficoltà nel garantire adeguatamente i servizi per il prossimo anno scolastico.

La FLC CGIL ribadisce la necessità di cessare la politica delle deroghe, invertire la tendenza dei tagli e stabilizzare i precari, per assicurare la continuità dei servizi scolastici. Tuttavia, le prospettive non sono incoraggianti, dato che le attuali intenzioni del Governo sembrano andare in direzione opposta, promuovendo progetti di autonomia differenziata e dimensionamento scolastico che potrebbero ulteriormente penalizzare le regioni meno ricche, come l’Abruzzo.

La FLC CGIL ha assicurato che continuerà a mobilitarsi per contrastare le politiche attuali e per garantire un futuro più stabile e dignitoso per i lavoratori della scuola.