24 Agosto 2024 - 11:28:35

di Redazione

“La progettazione del sistema irriguo del Fucino da opera strategica promossa con i fondi del Masterplan
dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da D’Alfonso è diventata un grande bluff – anzi un danno
irreparabile – per colpa del centrodestra di prima e di oggi”
.

Lo affermano Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale PD e Michele Fina, senatore PD.

“L’idea progettuale iniziale è stata da subito mal gestita in questi cinque anni dal centrodestra con
sottovalutazioni, inerzie, ritardi e addirittura col definanziamento dei fondi da 50 a 43 milioni di euro.
Oggi i costi dell’opera, per ragioni tecniche e naturali, sono aumentati in maniera esorbitante fino
all’astronomica cifra di circa 250 milioni: e naturalmente le risorse necessarie non ci sono. Gli unici fondi potenzialmente accessibili fanno riferimento al FSC – Fondo di Sviluppo e Coesione, ma solo
per 90 milioni, senza tuttavia che si possa definire il punto di partenza delle opere. Chi sarà il fortunato a iniziare prima?”
, aggiungono.

“Lo stesso assessore Imprudente parla di uno strumento di fatto inutilizzabile per la difficoltà finanziaria di
impiego e si pensa di indebitare ancora il Consorzio di Bonifica già gravemente deficitario. Col rischio, come sempre accade in questi casi, che il Consorzio scarichi i costi delle opere sui consorziati, cioè imprese e agricoltori che sono le prime vittime di questo malgoverno. Un bluff in piena regola, anzi una vera offesa per il sistema economico del Fucino: dopo aver buttato nell’acqua (che non c’è) circa 7 milioni di euro per studi e progettazioni, ora dobbiamo prendere atto che il progetto Fucino è totalmente inabissato. Due giorni fa, presso il Comune di Avezzano, è andata in scena l’ennesima puntata di questa incredibile vicenda che si sta perpetrando ai danni dei contadini, dell’imprenditoria della più importante area produttiva dell’agricoltura d’Abruzzo”.

“Nel corso della riunione: si è ammesso che dal 2017 – quando si sarebbe valutata l’inadeguatezza del primo progetto preliminare presentato per l’irriguo del Fucino – fino ad oggi, sono serviti 7 anni (SETTE anni!) per rifare l’iniziale progettazione che arriverà al Comitato VIA della Regione il prossimo 3 dicembre; che solo dopo inizierà la progettazione definita (e Dio solo sa quando sarà completata); si è preso atto che in questi anni non è stata fatta nemmeno la pulizia di fossi e canali; si è denunciata la mancata manutenzione straordinaria dei 120 km. di reti; si è ammesso che non ci sono misuratori di consumo nei pozzi e nei canali”, proseguono.

“Insomma si è tornati a chiedere interventi tampone del tutto provvisori e inadeguati, in attesa di un’opera che nessuno sa prevedere quando potrà entrare in funzione. Di fronte alla gravissima siccità che c’è oggi in Abruzzo – e che i mutamenti climatici fanno temere essere una tendenza drammatica per il futuro – tutto ciò attesta che abbiamo dei responsabili ben definiti della grave situazione che si è venuta a generare in quella zona della Marsica”, concludono.