25 Agosto 2024 - 16:11:42
di Vanni Biordi
L’Aquila si conferma ancora una volta capitale del perdono. A Paganica, nel cuore del territorio aquilano, si è svolto un importante incontro dedicato al “Fuoco del Morrone“, alla Perdonanza e al messaggio di pace e riconciliazione che Papa Celestino V donò al mondo nel 1294.
L’evento ha riunito diverse voci che hanno riflettuto sull’eredità di Celestino V e sul suo straordinario atto di affidamento agli aquilani e all’intera umanità. Un messaggio di speranza e di rinnovamento che risuona ancora oggi, particolarmente in un momento storico segnato da conflitti e divisioni. Tra le voci autorevoli quella di Monsignor Antonini. L’omelia del prelato nella Basilica di Collemaggio, all’Aquila domenica scorsa, tra l’altro oggetto di un editoriale del direttore di LaQtv Luca Bergamotto.
Parole che hanno suscitato riflessioni profonde sull’atteggiamento della cristianità di fronte a gesti percepiti come offensivi, come le coreografie previste per l’apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Monsignor Antonini ha evidenziato una crescente arrendevolezza tra i cristiani, una sorta di indifferenza o mancanza di reazione forte di fronte a espressioni culturali o artistiche che possono essere interpretate come mancanza di rispetto verso la cristianità tutta.
Questa osservazione invita a una riflessione più ampia sulla capacità della comunità cristiana di difendere i propri valori in un contesto sempre più secolarizzato, sottolineando la necessità di un discernimento più attento e di una testimonianza più coraggiosa della propria fede.
L’incontro di Paganica è un segnale importante. Dimostra che il messaggio di Celestino V è vivo e attuale. L’Aquila, con la sua storia e la sua cultura, può e deve continuare a essere un faro di speranza per il mondo cristiano.