27 Agosto 2024 - 17:28:25

di Tommaso Cotellessa

Una delegazione della University for Continuing Education di Krems ha visitato ieri la città dell’Aquila, segnando l’inizio di un promettente scambio di buone pratiche nella ricostruzione del patrimonio culturale post-terremoto. L’iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, con l’obiettivo di rafforzare le collaborazioni internazionali nel delicato processo di ricostruzione.

La Danube University Krems, con un’esperienza consolidata nei territori colpiti dai terremoti del 2016, in particolare nel Comune di Accumoli, ha portato avanti attività di studio e ricerca a sostegno della ricostruzione fisica, sociale e culturale delle aree colpite. Questo know-how ha spinto la Soprintendenza a coinvolgere l’Università degli Studi dell’Aquila e i due Uffici Speciali per la Ricostruzione (USRA e USRC), riconoscendo il loro ruolo cruciale sia dal punto di vista scientifico che amministrativo nel processo di ricostruzione dell’Aquila.

La delegazione austriaca, guidata dal Rettore dell’Università, prof. Friedrich Faulhammer, e dal prof. Christian Hanus, Direttore scientifico del Research Lab Sustainable Cultural Heritage, ha visitato il cantiere di Palazzo Farinosi Branconi, dove è in corso un delicato restauro di affreschi murali gravemente danneggiati dal sisma del 2009, sotto l’attenta supervisione della Soprintendenza.

Successivamente, la delegazione è stata accolta dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, prof. Edoardo Alesse, presso il Palazzo Camponeschi, sede del Rettorato di Univaq. All’incontro hanno partecipato, oltre al Rettore Alesse e alla Soprintendente Cristina Collettini, il Segretario Regionale del Ministero della Cultura Matteo Pisi, i direttori degli Uffici Speciali per la Ricostruzione, Salvatore Provenzano e Raffaello Fico, insieme al personale docente del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile Architettura e Ambientale (DICEA).

Durante l’incontro, è stata presentata alla delegazione la complessa storia della ricostruzione post-sisma dell’Aquila, mettendo in evidenza i sistemi di governance adottati, il percorso normativo seguito e come l’esperienza maturata nel cratere aquilano possa diventare un modello per future operazioni di ricostruzione in altre aree colpite da catastrofi naturali.

L’incontro si è concluso con la prospettiva di future collaborazioni tra gli enti e gli atenei coinvolti, aprendo la strada a nuovi progetti condivisi nel campo della tutela e ricostruzione del patrimonio culturale.