29 Agosto 2024 - 09:34:18

di Redazione

Le alberature in piazza Garibaldi erano pericolose.

Lo precisa il Comune di Sulmona in una nota a seguito delle polemiche che si sono sollevate negli ultimi giorni a seguito della riqualificazione degli elementi arborei del perimetro esterno di Piazza Garibaldi.

Il Comune precisa che si è provveduto al taglio “sulla base della relazione di valutazione biostatica redatta dal dottor Filippo Fernandez”.

“Il taglio delle alberature, di cui alla relazione biostatica, ha evidenziato la pericolosità delle stesse come è
possibile vedere dalle immagini allegate al comunicato stampa. Grazie a tale intervento è stata ripristinata la sicurezza della nostra piazza luogo di ritrovo di cittadini e turisti”,
conclude il Comune.

Ieri un gruppi di ambientalisti si era radunato in piazza Garibaldi per protestare contro il taglio degli alberi.

La protesta era sostenuta da Antonio Ricci, ex agronomo della Regione e rappresentante di Legambiente, e da Mario Pizzola si è concentrata sulla richiesta di soluzioni alternative al taglio completo degli alberi.

“Quello che è avvenuto ieri dà la misura della dignità e della affidabilità dei nostri amministratori
pubblici. Sono bastate meno di due ore per compiere lo scempio di piazza Garibaldi. Ma la cosa più
riprovevole è che l’abbattimento dei tigli, molti dei quali in buone condizioni vegetative, è stato
fatto con l’inganno
– scrive Pizzola in una nota – La motosega è entrata in azione al calar della sera proprio mentre gli ambientalisti erano riuniti in Comune, su invito dell’Amministrazione municipale, per discutere delle possibili soluzioni alternative al taglio indiscriminato. Nel pomeriggio l’intervento degli
ambientalisti era riuscito a salvare 16 dei 18 alberi, i due abbattuti erano in tutta evidenza irrecuperabili. Gli amministratori avevano proposto un incontro per venerdì mattina, poi anticipato alle ore 19 di ieri. Si è trattato di una trappola, perché proprio mentre i due tecnici qualificati, che hanno affiancato gli ambientalisti, proponevano metodi e soluzioni che avrebbero consentito di salvare la maggior parte degli alberi destinati alla soppressione, dal Comune partiva l’ordine di farli fuori tutti. Quando la riunione è terminata gli alberi erano tutti abbattuti. Dai tronchi si può vedere che parecchi di essi erano in buona salute. Amministratori che si comportano in modo così meschino non sono degni di gestire la cosa pubblica. Essi hanno dimostrato non solo di non avere nessuna nozione di corretta gestione del verde pubblico ma anche di non avere nessun rispetto del confronto con i cittadini”.