03 Settembre 2024 - 17:43:27
di Tommaso Cotellessa
La raccolta di firme per il referendum abrogativo sulla legge sull’autonomia differenziata, approvata dalla maggioranza di governo lo scorso giugno, sta registrando numeri da record a livello nazionale.
Secondo gli ultimi dati, le firme online hanno già superato le 514.679, a cui si aggiungono quelle cartacee, la cui raccolta è ancora in corso. In Abruzzo, la risposta della cittadinanza è stata particolarmente significativa, con oltre 6.000 firme cartacee raccolte dal Partito Democratico (PD) solo fino alla fine di agosto. A queste si sommano le firme raccolte da altre associazioni e organizzazioni, oltre alle migliaia di adesioni registrate online.
Daniele Marinelli, segretario regionale del PD Abruzzo, ha evidenziato l’ondata di contrarietà che si è manifestata nella regione contro questa legge.
“Ai banchetti per la raccolta delle firme siamo stati letteralmente travolti dalla volontà popolare di respingere questo provvedimento”, ha dichiarato Marinelli, sottolineando come il dissenso vada ben oltre gli schieramenti politici tradizionali. Secondo Marinelli, questo è il segno di una preoccupazione diffusa per una norma che potrebbe mettere a rischio la coesione del Paese, con particolare impatto negativo sul Sud.
Marinelli ha inoltre puntato il dito contro il centrodestra, che, secondo lui, sta cominciando a mostrare segni di dubbio sulla legge, soprattutto tra gli esponenti meridionali. “È arrivato il momento anche per il centrodestra abruzzese di assumersi le proprie responsabilità di fronte ai danni pesantissimi che questo provvedimento potrebbe produrre”, ha affermato Marinelli, lanciando un appello ai consiglieri regionali e comunali di centrodestra affinché prendano una posizione chiara: “Saranno dalla parte di Calderoli o dalla parte dell’Abruzzo?”.
Secondo le stime di ALI (Autonomie Locali Italiane), l’Abruzzo rischia di perdere 3,8 miliardi di euro a causa della legge sull’autonomia differenziata, con conseguenze drammatiche per servizi essenziali come sanità, welfare e trasporto pubblico. In un quadro normativo ancora incerto per quanto riguarda i livelli essenziali delle prestazioni, il rischio di un taglio drastico ai servizi pubblici è concreto.
Marinelli ha ribadito l’impegno del Partito Democratico a tutti i livelli per opporsi a questa legge, definita iniqua e dannosa per il tessuto sociale ed economico della regione. La battaglia contro l’autonomia differenziata, ha concluso, continuerà con determinazione, cercando di far abrogare il provvedimento tramite il referendum e con tutte le azioni politiche possibili.