04 Settembre 2024 - 17:14:04

di Tommaso Cotellessa

Alla vigilia del 14esimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica che ha dedicato la sua vita alla tutela del mare e delle coste del Cilento, Legambiente ha presentato i dati allarmanti del nuovo report “Mare Monstrum 2024”.

I numeri del rapporto dipingono un quadro preoccupante per il mare e le coste italiane, che nel 2023 hanno visto una drammatica impennata dei reati ambientali. Le forze dell’ordine e le Capitanerie di porto hanno accertato 22.956 illeciti, un aumento del 29,7% rispetto al 2022. Se a questi si aggiungono le violazioni amministrative, si raggiunge una media di 8,4 illeciti per chilometro di costa, ossia uno ogni 119 metri. Il ciclo illegale del cemento, insieme a quello dei rifiuti, la mala depurazione e la pesca illegale, si confermano tra i crimini più diffusi.

In Abruzzo, la situazione è altrettanto critica. Nonostante una flessione nei controlli, i reati accertati sono in crescita. Il ciclo illegale del cemento da solo ha contribuito al 45% dei reati ambientali registrati nella regione lo scorso anno. Anche le violazioni delle normative nautiche e le pratiche di pesca illegale mostrano un incremento preoccupante, con un aumento del 230% rispetto al 2022.

Silvia Tauro, presidente regionale di Legambiente Abruzzo, sottolinea l’urgenza di un rafforzamento delle attività di vigilanza e repressione da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dai Comuni alla Regione, fino all’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (ARTA). “È fondamentale potenziare la demolizione degli immobili abusivi, ammodernare i sistemi di fognatura e depurazione, e adottare sanzioni più severe per contrastare la pesca illegale“, ha dichiarato Tauro.

Il report “Mare Monstrum 2024” arriva in un momento simbolicamente carico: domani si celebra infatti il 14esimo anniversario della morte di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso in circostanze ancora oggi non completamente chiarite. Vassallo è ricordato per il suo impegno instancabile nella difesa dell’ambiente contro le speculazioni e le illegalità. In sua memoria, Legambiente sarà presente ad Acciaroli (SA) per partecipare alle commemorazioni e consegnare il Premio Vassallo ad amministrazioni virtuose, rinnovando l’appello a contrastare le illegalità ambientali.

Il rapporto evidenzia anche un aumento significativo dell’efficacia delle azioni repressive. Nel 2023, sono state denunciate 25.545 persone (+43% rispetto al 2022), arrestate 204 (+98,1%) e sequestrati 4.026 beni (+22,8%). Tuttavia, metà dei reati ambientali si concentrano nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa: Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, che continuano a guidare la classifica nazionale.

Alla luce di questa situazione, Legambiente ha lanciato un pacchetto di dieci proposte rivolte al Governo e al Parlamento. Tra le misure più urgenti, l’associazione chiede un’accelerazione nella demolizione degli edifici abusivi, il miglioramento del sistema di depurazione delle acque reflue e la regolamentazione rigorosa dello scarico in mare di rifiuti liquidi. Altre proposte includono il rafforzamento dei controlli ambientali e l’adozione di sanzioni efficaci contro la pesca illegale, per proteggere l’ecosistema marino e le specie a rischio.

Il ciclo illegale del cemento rappresenta la quota più significativa dei reati ambientali nel nostro paese“, ha commentato Giuseppe Di Marco, amministratore di Legambiente Abruzzo. “L’abusivismo edilizio lungo le coste è una delle principali cause di inquinamento, aggravato da scarichi diretti in mare e opere di contenimento costiero mal progettate. È essenziale che tutte le istituzioni si impegnino a contrastare queste illegalità che sfregiano il nostro patrimonio naturale“.

Il report “Mare Monstrum 2024” non è solo un atto d’accusa, ma un invito all’azione. Il futuro del Mare Nostrum dipende dalla capacità delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della società civile di lavorare insieme per difendere il nostro ambiente dalle minacce crescenti.