11 Settembre 2024 - 21:44:03

di Beatrice Tomassi

Consiglieri di maggioranza e assessori regionali si sono nuovamente riunioni a Francavilla, convocati dal Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, per fare il punto sulle priorità del governo regionale nei prossimi mesi.

Ad occupare gran parte della riunione, il tema caldo della sanità abruzzese, che nel 2024, senza interventi, rischia un debito di 197 milioni di euro.

La manovra correttiva, di cui si continuerà a parlare la prossima settimana in Commissione Sanità, prevede tagli per un totale di 68 milioni. A soffrire di più sarebbe la Asl aquilana, con tagli da 35 milioni.

Parliamo di razionalizzare la spesa non di tagliare i servizi” chiarisce Marsilio in un punto stampa a margine dell’incontro, elencando poi tutti gli interventi messi in campo dalla giunta in tema sanità.

Ci sono ancora margini, anche se sono sempre più stretti – afferma – per fare in modo che non ci sia alcuno spreco, per fare in modo che gli acquisti siano sempre più centralizzati e ottimizzati“.

Ma per la sanità abruzzese c’è il rischio di un commissariamento nel 2025? Sul tema il Presidente della Regione Abruzzo è chiaro: “Non ci sarà alcun commissariamento, perché i debiti previsti dalle Asl sono ampiamento al di sotto del 5% del budget assegnato“.

Intanto si apre la riflessione legata alla possibilità di avere una Asl unica. “Non lo escludiamo, – continua Marsilio – è sicuramente un argomento degno di approfondimento e di studio“.

Dalla sanità all’automotive.

All’indomani dell’incontro tra Marsilio, l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, e i vertici Stellantis, il tema torna alla ribalta, anche con Luciano D’Alfonso, esponente del Pd, che ha inoltrato a diversi ministeri un’interrogazione per chiedere se e come gli stessi abbiano intenzione di monitorare e risolvere la situazione nella Val di Sangro.

Non sarà un autunno facile perché il contesto internazionale economico non è facilissimo. C’è una incombente crisi dell’automotive: in Germania chiudono le fabbriche perché le scelte dell’Europa in questi anni sull’automotive sono state, io credo, scelte sbagliate – spiega Marsilio – che hanno creato incertezza nel mercato”.

Guardando strettamente alla fabbrica di Atessa, Marsilio ha assicurato: “Per l’economia abruzzese rappresenta una fetta molto importante, quindi stiamo seguendo la questione con molta attenzione.

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