13 Settembre 2024 - 16:09:15
di Redazione
Non si arrestano le polemiche intorno all’abbattimento selettivo dei cervi, deciso dalla Giunta regionale.
A scendere in campo contro il provvedimento, insieme alle associazioni ambientaliste in questi giorni, associazioni di categoria, operatori turistici, politica, personaggi dello spettacolo e della cultura.
Anche ConfArte, la categoria Cultura, Turismo e Spettacolo di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, chiede la sospensione della delibera che autorizza l’uccisione di 469 cervi dal prossimo 14 ottobre.
“Sospendere subito la delibera sulla caccia ai cervi e valutare soluzioni alternative per risolvere i problemi legati ai danni alla produzione agricola. Nella cosiddetta ‘Regione verde d’Europa’, l’operazione varata dalla Giunta Marsilio ha dell’assurdo e rischia di vanificare tutto il lavoro svolto per la promozione turistica e tutti gli sforzi compiuti per la tutela del patrimonio naturale”, afferma ConfArte.
“Tutti i dati – dice il presidente di ConfArte, Marcello Natarelli – confermano quanto il turismo naturalistico ed esperienziale sia ormai una realtà solida e strutturata nella nostra regione ed è inaccettabile che dei provvedimenti come quello in questione possano mettere a rischio un modello vincente. Al contrario, la fauna, nel nostro territorio, va tutelata e preservata in ogni modo. Lo sviluppo del turismo, in particolare quello delle aree interne a rischio spopolamento, è possibile solo attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, a partire dalla fauna selvatica”.
“Nel corso degli anni, grazie all’impegno delle istituzioni e al ruolo fondamentale delle comunità locali – aggiunge – l’Abruzzo ha costruito un modello unico di conservazione ambientale. Un modello, invidiato in Italia e in Europa, che dimostra come sia possibile coniugare sviluppo economico e protezione della natura. Bisogna proseguire su quella strada e non possiamo assolutamente permetterci di tornare indietro”.
“Perfino le strutture ricettive e le realtà che erogano servizi turistici, in questi giorni, stanno ricevendo lamentele e disdette. Sembra quasi che sia partita una campagna di boicottaggio dell’Abruzzo e se ciò dovesse accadere la responsabilità sarà tutta di questo Governo regionale. Ci auguriamo che il governatore Marco Marsilio possa fare marcia indietro su questo provvedimento. Ascolto e condivisione, in questi casi, sono fondamentali, perché le soluzioni alternative esistono; basta volerle cercare. Uccidere brutalmente 469 cervi innocenti – conclude Natarelli – non ha nulla di etico, contrasta con quanto fatto fino ad ora e, soprattutto, non è una soluzione”.
Intanto domenica mattina, alle 10,30, in piazza Regina Margherita all’Aquila ci sarà la mobilitazione organizzata dal Wwf Abruzzo.
La raccolta firme per bloccare la delibera ha raggiunto inoltre 104.600 adesioni.