13 Settembre 2024 - 17:18:57
di Redazione
“Siamo a settembre e 53 famiglie ancora non trovano le dovute risposte in merito al bando della mobilità delle case popolari del 2023 al quale hanno partecipato. Di questo passo neanche il 2024 porterà risultati concreti”.
A lanciare l’allarme è il consigliere Paolo Romano di L’Aquila Nuova che spiega come 53 famiglie aspettino “di vedersi riconosciuto il diritto alla giusta abitazione secondo quanto prevedono le norme vigenti e che affollano gli uffici comunali nella speranza di avere qualche novità”.
Romano annuncia inoltre che chiederà una commissione di vigilanza e controllo sulla questione “che possa fornire luce sui tempi di attesa, sulle motivazioni dei ritardi e su come si pensa di recuperare il tempo perso che così tanti danni sta arrecando alla vita dei cittadini aquilani”.
“53 famiglie che hanno atteso questo bando per anni, visto che l’ultimo risale al 2017: si tratta del riconoscimento di un’opportunità per chi ha visto mutate le condizioni del nucleo familiare rispetto alle dimensioni dell’alloggio, per chi purtroppo ha visto mutare il proprio stato di salute e oggi si trova ad abitare un alloggio inidoneo per l’eventuale presenza di barriere architettoniche e/o per la lontananza dal luogo di cura/assistenza e per chi, già assegnatario alla data del 6.4.2009, a causa di mancata ricostruzione, si trova in un progetto Case/Map e nutre la legittima aspettativa di tornare ad abitare un alloggio non provvisorio a canone sociale – sottolinea –53 famiglie che hanno visto loro concittadini accedere alla mobilità senza alcun bando: va infatti denunciata la brutta pagina politica che vede la Giunta comunale, nel 2022, emettere decine e decine di provvedimenti senza alcun bando pubblico, non solo creando due pesi e due misure tra i cittadini, ma di fatto non rispettando neanche le regole dettate dalla legge regionale 96/96″.
“Era di maggio scorso la promessa, fatta in aula consiliare, di stilare graduatorie di merito con tempistiche celeri e certe. Il bando, uscito esattamente un anno e mezzo fa e solo a seguito delle azioni di denuncia da parte dell’opposizione, è ancora drammaticamente fermo – sottolinea – Sulle nuove assegnazioni delle case popolari le cose vanno pure peggio: di fatto si sta ancora attingendo alla graduatoria del 2016, con quella del 2017 che risulta essere ancora in attesa di graduatoria definitiva; nel frattempo però è stato rifatto, dal 2019, sempre grazie al lavoro dell’opposizione, un bando per chi ha necessità di accedere nell’edilizia residenziale pubblica in riferimento all’annualità 2023 e si è già in attesa di quello relativo all’annualità corrente che dovrà uscire da dopo il 30 settembre 2024″.