15 Settembre 2024 - 11:22:21

di Martina Colabianchi

Molto partecipato il sit-in contro l’abbattimento selettivo dei cervi, organizzato da diverse associazioni ambientaliste e animaliste questa mattina a piazza Regina Margherita, all’Aquila.

WWF, Altura, Animalisti Italiani, Appennino Ecosistema, CADAPA- Sezione Abruzzo, CAI Abruzzo, Coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente – L’Aquila, Dalla Parte dell’Orso, ENPA, GADIT Guardie Ambientali d’Italia –Teramo, Guardie Ambientali Italicum Roseto degli Abruzzi, Guide del Borsacchio, Italia Nostra Abruzzo, LAV Pescara, Lega Italiana dei Diritti dell’Animale sezione di Teramo, Lipu Abruzzo, Lndc Animal Protection, OIPA, Pro Natura L’Aquila, Rifiuti Zero Abruzzo, Salviamo l’Orso, Tutela Animali Invisibili: queste le associazioni promotrici.

Obiettivo della manifestazione, la revoca della delibera della Giunta regionale dell’8 agosto scorso che decreta l’abbattimento di 469 cervi tramite caccia di selezione in due comprensori dell’aquilano.

Dal momento della firma della delibera si sono moltiplicati gli appelli contro il provvedimento, fortemente difeso dalla Giunta ed, in primis, dall’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente come misura necessaria al fine di proteggere agricoltori e automobilisti.

A schierarsi per il no, invece, sono state le associazioni, molta parte della cittadinanza e anche personaggi noti del mondo dello spettacolo e della cultura come il regista Riccardo Milani, la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio e il comico Giorgio Panariello. La protesta ha portato ad una petizione online su Change.org che ha raggiunto, al momento, più di 120 mila firme contro una delibera che sta facendo discutere anche stampa e politica nazionali.

Oggi, il sit-in all’Aquila per “tornare a chiedere alla Giunta Marsilio di fermarsi e di trovare soluzioni davvero efficaci per i danni all’agricoltura e il rischio di impatto con gli autoveicoli; la strage dei cervi non porterà a risolvere queste problematiche, ma potrà addirittura crearne altre, come il danno d’immagine che la nostra Regione sta già subendo, visto che la notizia dell’uccisione dei cervi è andata ben oltre i confini abruzzesi e ha avuto risalto in molti dei media nazionali”.