19 Settembre 2024 - 10:57:27
di Tommaso Cotellessa
In occasione del Forum Mediterraneo Sanità, che si è svolto a Bari, la Fondazione Gimbe ha presentato un’interessante analisi sulla completezza e trasparenza delle informazioni presenti nei siti web di Regioni e Province autonome e sulla semplicità e accessibilità delle modalità di prenotazioni nei siti Cup regionali.
Da quanto emerge dallo studio si evince che in Italia sono solamente 6 le regioni promosse per la trasparenza e la completezza delle informazioni sui tempi di attesa per le prestazioni sanitarie ambulatoriali. Le regioni che svettano nel report sono : Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Umbria e Veneto.
Salta immediatamente all’occhio quanto sia critica la condizione del mezzogiorno, dove solamente una regione risulta promossa.
Tuttavia un dato di notevole importanza è quello delle regioni escluse dal monitoraggio, sono infatti ben 7 le regioni non classificate. Tra queste troviamo Basilicata, Campania e Lombardia perché non dispongono di un portale unico con i dati del monitoraggio ex-ante, ma rimandano ai siti delle singole Aziende sanitarie; ma anche Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Provincia autonoma di Trento e Sicilia in quanto, pur avendo un portale regionale unico, per il monitoraggio ex-ante riportano solo il dato storico (antecedente al 31 dicembre 2023).
Nel commentare l’analisi il presidente della fondazione Nino Cartabellotta ha spiegato che lo scopo del report “non è quello di creare una ‘classifica’ tra le Regioni, bensì di identificare le aree di miglioramento dei loro portali web con l’obiettivo di renderli davvero trasparenti e fruibili per i cittadini“
“I tempi di attesa – continua il presidente della Fondazione Gimbe – sono oggi il sintomo più grave ed evidente della crisi organizzativa e professionale del Ssn. Questo crea pesanti disagi per i pazienti, peggiora gli esiti di salute e fa lievitare la spesa privata, che impoverisce le famiglie e può portare anche a rinunciare alle cure. Ma, paradossalmente, a fronte della rilevanza del problema, non esiste una rendicontazione pubblica completa e trasparente sui tempi di attesa. La trasparenza – continua – è fondamentale per permettere ai cittadini di comprendere appieno la gestione della sanità nella propria Regione: dati chiari sui tempi di attesa, classi di priorità e confronti tra Aziende sanitarie sono elementi essenziali per facilitare scelte consapevoli e rafforzare la fiducia nei servizi offerti. I cittadini hanno il diritto di conoscere le prestazioni monitorate, i tempi medi di attesa e se la propria Regione rispetta gli standard stabiliti. Inoltre è fondamentale che le modalità di prenotazione siano semplici e accessibili. Solo con una totale trasparenza e una maggiore accessibilità si può migliorare il rapporto tra cittadini e servizio sanitario, garantendo un accesso rapido e informato alle cure“