19 Settembre 2024 - 17:05:34
di Martina Colabianchi
“Da quando Strada dei Parchi ha ripreso la gestione delle autostrade A24/A25 abbiamo registrato al 30 giugno un incremento del traffico del 4,5%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È un dato positivo ma allo stesso tempo dobbiamo prendere atto che l’arteria da ben dodici anni attende i lavori per la messa in sicurezza che, purtroppo, stentano a decollare”.
È quanto ha dichiarato Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi, intervenendo all’Abruzzo Economy Summit in corso a Pescara. Intervento che arriva dopo l’annuncio dell’inizio dei lavori al Traforo del Gran Sasso dal prossimo ottobre, lavori che avranno durata di 45 giorni nel corso dei qual saranno pesanti le conseguenze sugli automobilisti.
“L’incremento del traffico, soprattutto merci, pone con ancor maggior urgenza la necessità di accelerare concretamente l’avvio del Piano già definito dai Commissari di Governo che dal 2020 hanno la responsabilità di applicare la Legge 228/2012. Le risorse disponibili non sono però ancora state impegnate totalmente. E ci sono interventi prioritari che devono essere affrontati al più presto, come ad esempio bypassare la zona franosa di Roviano. Come concessionario peraltro abbiamo più volte denunciato al Ministero il rischio che il mancato coordinamento tra gli interventi commissariali sul Gran Sasso e quelli da realizzare sul resto di A24/25, non siano adeguatamente allineati alla necessità di garantire all’utenza l’utilizzo dell’infrastruttura”, prosegue Fabris.
“Sono responsabilità che ci sono state tolte ma che rischiano di penalizzare il traffico nei prossimi mesi. Il governo si sta peraltro impegnando per trovare una soluzione alla situazione esistente e confidiamo che si trovi nel breve periodo. Dal 1° gennaio 2024, data del reintegro di Strada dei Parchi nella gestione delle autostrade, abbiamo notevolmente accelerato per concludere entro novembre gran parte dei lavori nella tratta Tornimparte – L’Aquila, gli ultimi affidati alla nostra responsabilità di esecuzione e che avevano subito un rallentamento nei passati 18 mesi di gestione ANAS”, chiude il vicepresidente di SdP.